domenica 5 giugno 2022

Il caso. Penisola sorrentina ai privati 9 spiagge su 10

Aumenti per tutta l'estate 

di Mariella Parmendola - La Repubblica Napoli  

Il mare negato. Bello e impossibile. E al titolo della canzone di Gianni Nannini va aggiunto: nonostante tutto affollato. Esclusiva per pochi la costa da bandiera blu, che molti invidiano all'Italia arrivando in penisola sorrentina da ogni parte del mondo. Per l'estate 2022 si presenta come un miraggio. Sempre più costoso trascorrere una giornata in spiaggia. Eppure il primo sold out è già stato registrato ovunque con il test del 2 Giugno e chi non aveva prenotato per tempo il suo lettino in riva al mare è stato costretto a tornare a casa sotto il sole. I prezzi dei lidi tra Castellammare di Stabia e Sorrento a giugno sono volati direttamente alle cifre già da extra lusso che, negli scorsi anni, si pagavano ad agosto. Volendo fare una media generale si oscilla dai 50 ai 100 euro per una famiglia di quattro persone nella maggior parte dei lidi che si trovano, uno dopo l'altro, dalla costa stabiese a Massa Lubrense. E per non dovere investire di più bisogna rinunciare anche ad un gelato o un panino, se non si vogliono rischiare brutte sorprese alla cassa. Aumenti seguiti all'impennata di richieste. I numeri da record di turisti, arrivati da aprile ad oggi, ha portato ad un incremento della domanda di un posto in spiaggia ancora maggiore del passato, in zone da sempre caratterizzate da stabilimenti affollatissimi. Per cui ci sono coppie disposte a pagare anche 100 euro per una sola giornata al mare. Chi non spende resta a casa.


 

Anche perché sono state di fatto cancellate dai sindaci della fascia costiera le spiagge pubbliche. Conseguenza permanente di quanto avvenuto durante l'emergenza Covid. Sono rimasti, infatti, in mano ai privati i tratti di costa liberi, che fino al 2019 erano stati risparmiati a una politica di concessioni tale da rendere la Campania una delle peggiori in Italia per l'assenza quasi totale di spiagge libere. Negli ultimi due anni gli amministratori al governo delle città di mare hanno affidato la gestione dei tratti di costa libera ai privati per controllare gli ingressi e occuparsi della pulizia. È accaduto a Castellammare e da Vico Equense a Massa Lubrense. Hanno seguito questa strada praticamente tutti i sindaci e quindi ormai dovunque si arrivi c'è il titolare di un servizio che impone il pagamento di un lettino e chiede soldi per il parcheggio di auto e moto. L'ultimo report di Legambiente parla del 70% dei lidi in mano ai privati in Campania, ma in questo tratto di costa più ambito si sale al 90. Nel solo 2021 si è registrato un incremento di affidamenti del 22,8%. Anche nei posti più sperduti e sconosciuti tra Massa Lubrense e Nerano si deve aprire il portafogli. In un'oasi naturalistica come Recommone, in passato nota solo ad escursionisti pronti a percorrere a piedi un sentiero che parte da Marina del Cantone per raggiungere l'incantevole baia, oggi si paga venti euro a persona per un lettino. Formalmente la spiaggia è libera, ma è difficile trovare dove stendere il telo senza pagare come ovunque sia entrato in vigore lo stesso sistema. Per indorare la pillola ai residenti della penisola sorrentina, tra le prime vittime della privatizzazione a tappeto in era Covid, anche quest'anno sono state introdotte tariffe agevolate fino al 50% per chi, presentando la carta d'identità, dimostra di vivere in penisola sorrentina. A Sorrento il sindaco. Massimo Coppola, ha deciso ieri di riservare la spiaggia di San Francesco, a Marina Piccola, interamente ai suoi cittadini. Tra i pochi fortunati a potere fare un tuffo a mare gratis in tutta la provincia di Napoli. Nei prossimi mesi sarà privatizzato anche il 50% dell'arenile di via de Gasperi a Castellammare, tornato balneabile quest'anno su decisione dei commissari prefettizi. Gli aumenti riguardano, invece, tutti gli stabilimenti balneari tra Castellammare di Stabia e Vico Equense. Dai lidi più popolari nella zona di Pozzano a quelli che nei decenni si sono attestati per essere esclusivi, come il Bikini che alle coppie più esigenti offre due lettini in area prive a 60 euro, che diventano 70 nei weekend. Una sola persona nei giorni festivi paga trenta euro se arriva in moto. E questa è la tariffa di giugno, perché come il vicino e noto stabilimento dello Scrajo, tra i più belli della Campania, i prezzi di luglio e agosto, destinati sicuramente a salire, sono ancora secretati. La stangata non colpisce solo chi vuole scegliere i lidi più famosi. Anche gli stabilimenti più economici di Pozzano si sono adeguati alla forte richiesta. Il bagno Conte, storicamente per famiglie, chiede 37 euro nel fine settimana ad una coppia. Eppure chi non prenota, utilizzando il sistema on line giorni prima, deve svegliarsi alle sei di mattina per essere sicuro di conquistare un lettino, con o senza ombrellone. Come capita durante i weekend allo Stone, lo stabilimento nato dalla trasformazione di un ex cementificio affacciato sul litorale stabiese. E intanto in mare l'eccessivo numero di motoscafi, che ha invaso l'area protetta di Punta Campanella in questi giorni, ha fatto scattare l'allarme: «A rischio le nostre ricchezze naturali. Alcune zone sono vietate anche perii bagno, figuriamoci ai motori delle barche».

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