Vico Equense - Tre premi vinti in pochi mesi. E il biglietto da visita con cui si presenta Luigi Aiello, giovane chef vicano, originario della frazione di Seiano e studente all'ultimo anno dell'Istituto Alberghiero "Francesco De Gennaro". Una bella speranza per la cucina territoriale. Martedì scorso si è aggiudicato il premio "Tecnicamente promosso da Adecco. Nel marzo scorso, invece, a Rimini è stato riconosciuto "miglior allievo" tra le scuole partecipanti, mentre ad ottobre dell'anno scorso ha vinto la selezione regionale nell' ambito della rassegna "Gustus".Un crescendo di riconosci menti per un adolescente che da bambino giocava a fare la pasta fresca con la nonna. "Se fai un lavoro che ti piace - ci dice, citando un motto della saggezza orientale - non lavorerai neanche un giorno nella tua vita". Sul futuro ha già le idee chiare. Ho avuto già diverse proposte di lavoro, anche in ristoranti stellati. Per quanto, mi riguarda, vorrei fare la gavetta e poi aprire un ristorante i tutto mio". Ha anche una risposta sulle difficoltà a reperire forza lavoro che negli ultimi tempi si registra nel settore. "Non credo che il problema sia da ascrivere al reddito di cittadinanza, ma ai tempi ed ai sacrifici che questo lavoro impone. 12/14 ore di lavoro al giorno nessuno li Vuole più fare. Nel contribuire a creare questo gap c'è anche il mito dello chef costruito nei format televisivi. Una narrazione che non fa, il più delle volte, emergere la realtà autentica di questa professione". La cifra della cucina contemporanea per Luigi Aiello "consiste nel sorprendere il cliente. Quindi, non solo abbinamenti insoliti, ma soprattutto nel far trovare nel piatto qualcosa di inaspettato". Concetti chiari e freschi dietro una mano già apprezzata dalle giurie di tutta Italia. Un mix che consente, al giovane chef, di guardare al futuro con fiducia.
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