Il presidente del gruppo Ambiente, Cesaro: servono distretti energetici contro inflazione
Napoli - «L’efficienza energetica nelle piccole e medie imprese» è il titolo del convegno tenutosi presso la sede dell’Enea di Portici. Focus dell’incontro le energie e soprattutto il rincaro dei prezzi derivanti dalla guerra e dalle varie congiunture economiche internazionali. Il Mite (ministero della Transizione ecologica) ha incaricato l'Enea di assistere le Pmi nell’analisi dei fabbisogni energetici, e i primi dati emersi dagli studi mostrano come il tessuto industriale italiano sia composto al 95% da Pmi per un totale di 6,5 milioni di occupati, che richiedono il 25% dei consumi energetici nazionali. Particolare interesse è stato posto agli aumenti dei costi energetici: come calcolato, infatti, dal 15% di sovrapprezzo, riscontrato nella fase pre pandemia, siamo passati a circa il 250% in più. Una folle rincorsa che, se continuasse, potrebbe danneggiare ineluttabilmente la nostra economia, determinando in taluni casi anche il blocco della produzione. Altro nodo cruciale dell’emergenza – emersa nell'incontro – resta (contrariamente alle multinazionali ed alle grandi aziende) l’impossibilità di negoziazione da parte delle Pmi con i fornitori di energia; difatti il 50% dei costi riportati in bolletta sono rappresentati da tasse di trasmissione, costi fissi ed oneri. Per questo motivo, il presidente del gruppo Ambiente di Confapi Napoli, Raffaele Cesaro, ha avanzato due possibili soluzioni.

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