martedì 18 marzo 2025

Punta Campanella, domenica escursione gratuita con guide ambientali

Secondo itinerario del progetto "In cammino per la rete delle Aree Marine Protette della Campania". Un'iniziativa della Regione con le 3 Amp del Golfo di Napoli per la tutela e la valorizzazione. 

Massa Lubrense - Un'escursione tra macchia mediterranea, storia e incredibili paesaggi, tra mare, costiera Sorrentina e Capri. Domenica prossima, 23 marzo, il secondo itinerario del progetto "In cammino per la Rete delle Aree Marine Protette della Campania". Si parte da Termini, frazione di Massa Lubrense e si giunge al punto estremo della Penisola Sorrentina, Punta della Campanella, uno straordinario sito archeologico e panoramico con vista unica su Capri e sulla Baia di Ieranto. Professionisti dell'Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) guideranno l'escursione tra mare e terra, un unico sistema ecologico che interagisce e si contamina a vicenda, creando habitat e paesaggi unici, ma anche tradizioni, storia, architetture. Per prenotare l'escursione: https://www.areamarinaprotettagaiola.it/trekkingaiola L'iniziativa rientra nel più ampio progetto di rafforzamento della rete e delle sinergie tra aree marine protette della Campania. Un patrimonio ambientale e culturale unico che merita una maggiore tutela e valorizzazione anche nei mesi invernali, attraverso attività sinergiche di coordinamento e promozione dei territori costieri interessati e lo sviluppo di un turismo lento, sempre più incentrato sulla sostenibilità ambientale e sul rispetto dei territori. Il progetto è stato presentato la settimana scorsa a Napoli, alla presenza dell'Assessore regionale al Turismo, Felice Casucci, della Dirigente regionale Rosa Caterina Marmo, dei 3 direttori delle Aree Marine Protette del Golfo di Napoli, Maurizio Simeone per l'Amp Gaiola, Antonino Miccio per l'Amp Regno di Nettuno e Carmela Guidone per l'Amp Punta Campanella. Presente anche Rosalba Giugni, Presidente nazionale di Marevivo. L'iniziativa è realizzata grazie alla Rete Infeas dei Centri di Educazione Ambientale e al contributo della Regione Campania.

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