giovedì 30 ottobre 2025

Assormeggi Italia presenta il Protocollo Ormeggi durante la visita alla Penisola Sorrentina

Una iniziativa certificata da RINA per valorizzare la professionalità degli operatori nel diporto e rafforzare la sicurezza e la qualità dei servizi portuali italiani

Assormeggi Italia è approdata nella Penisola Sorrentina con una missione chiara: discutere e presentare il Protocollo Ormeggi, iniziativa promossa dall’associazione e certificata da RINA per valorizzare le competenze degli operatori del diporto. L’iniziativa è stata intesa come un tassello fondante per la professionalizzazione del settore, in un contesto in cui normative e concessioni demaniali marittime definiscono il quadro di lavoro degli operatori portuali. Nell’arco della visita, gli incontri hanno interessato il Porto di Sorrento, il Porto di Seiano – Vico Equense e il Marina di Cassano a Piano di Sorrento, offrendo agli associati l’occasione di dialogare con i protagonisti della filiera: concessionari di posti barca, operatori del charter nautico e imprese cantieristiche. L’obiettivo era creare un momento di confronto diretto, in linea con lo spirito di cooperazione che ha sempre contraddistinto l’attività di Assormeggi Italia. Il momento centrale della trasferta è stato il dibattito organizzato il 28 Ottobre 2025 dal Propeller Club Port of Salerno, che ha ospitato la presentazione ufficiale del Protocollo Ormeggi, promossa dall’associazione e certificata da RINA.
  L’iniziativa nasce dal lavoro di oltre un anno e mira a offrire una risposta concreta alle sfide normative che il comparto sta affrontando, in particolare in seguito alle modifiche della Legge 118 sulle concessioni demaniali marittime. L’obiettivo è trasformare il patrimonio di conoscenze tradizionali degli ormeggiatori in requisiti tecnici misurabili e riconoscibili, valorizzando la professionalità di chi opera quotidianamente nei porti turistici italiani. “Dietro ogni ormeggio c’è un patrimonio di conoscenza del territorio, trasmesso di generazione in generazione, che va tutelato,” ha sottolineato l’Ing. Attilio Tolomeo, coautore del Protocollo insieme all’Ing. Massimo Di Rosario e all’Avv. Nicolò Maellaro. Il testo, unico nel suo genere in Italia, si fonda su criteri di conoscenza del territorio, competenze marinare, sicurezza e qualità dei servizi integrati, ponendosi come strumento di riconoscimento professionale per le PMI del diporto. Durante l’incontro, il Presidente di Assormeggi Italia, Arch. Francesco Cimmino, ha evidenziato come l’associazione rappresenti la spina dorsale del turismo nautico nazionale: “Dopo le incertezze normative legate alle modifiche della Legge 118, abbiamo lavorato per dare certezze al settore. Il Protocollo Ormeggi è nato come un paracadute e sta diventando un vero materasso di protezione per gli operatori”, Il dibattito ha inoltre posto l’accento sulla necessità di accrescere la competenza nelle politiche marittime e sul rischio che operatori storici, privi di certificazioni, possano essere esclusi dai futuri bandi di gara, con potenziali ricadute negative sul know-how e sull’economia locale. L’auspicio di Assormeggi Italia è che il Protocollo Ormeggi possa essere riconosciuto ufficialmente nelle future modifiche normative, contribuendo a rafforzare la tutela e la professionalità degli operatori del settore. La associazione rivolge un sentito ringraziamento al Presidente del Propeller Club Port of Salerno, dottor Maurizio De Cesare, per l’ospitalità, e ai propri consulenti tecnici Ing. Attilio Tolomeo, Ing. Massimo Di Rosario e al Vicepresidente di Assormeggi Italia, Avv. Nicolò Maellaro, autori e promotori del progetto, che hanno collaborato alla realizzazione di una cornice importante per lo sviluppo della nautica da diporto in Italia.

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