Vico Equense - «Da oggi i cittadini di Vico Equense hanno la possibilità di bere un’acqua più buona, più sana, più rispettosa della natura e più economica». Era dicembre del 2016 quando veniva inaugurata la prima casa dell'acqua a Moiano e l'allora Sindaco Andrea Buonocore parlava così. Da allora sono trascorsi quasi dieci anni. Buonocore è sparito dalla circolazione, pur ricoprendo la seconda carica del Comune in un’amministrazione che probabilmente non gli va molto a genio, e pure le casette dell’acqua hanno fatto una brutta fine diventando arredi urbani abbandonati. La ditta che si occupa della manutenzione delle case dell’acqua, distributori di acqua alla spina, progettati per ridurre la produzione e lo smaltimento delle bottiglie di plastica, ha comunicato la propria indisponibilità alla prosecuzione del servizio. L’appalto è scaduto anni fa, ed è stato prorogato più volte, in attesa di una nuova gara d’appalto. “Così alla Amministrazione Comunale di Vico Equense, che come prassi consolidata non ha saputo predisporre per tempo un nuovo appalto, non ha potuto far altro che comunicare la disattivazione di tutti i 17 impianti di distribuzione di acqua trattata e sanificata (alcuni mai andati in funzione), finalizzati alla riduzione del consumo di acqua in imbottiglia in tutto il comprensorio” si legge in una nota del Circolo Pd di Vico Equense. “Le case dell’acqua sono un servizio utile - afferma il consigliere Giuseppe Alvino a nome del movimento “Un’altra Vico è possibile - L' assenza di un bando di gara per la gestione, da diversi anni, sta procurando comunque un danno prospettico alle casse comunali” conclude Alvino. “A distanza di 10 anni tutto è andato in fumo: nessun risparmio per i cittadini, nessuna sensibilità ambientale, nessuna politica plastic-free, spreco continuo di risorse pubbliche, ulteriori elementi di degrado urbano” conclude il circolo Pd di Vico Equense.

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