di Antonino Siniscalchi
Sorrento - Un segno concreto di attenzione al sociale e alle radici della comunità sorrentina. È stato benedetto e inaugurato questa mattina il padiglione restaurato della Fondazione Soggiorno Sant’Antonio, centro residenziale per anziani nel cuore di Sorrento. Un’opera che rappresenta un nuovo capitolo nella lunga storia di una delle istituzioni più amate e radicate del territorio. Il progetto, dal valore di 800mila euro, è stato curato dalla Aga Costruzioni di Giuseppe Arpino, azienda specializzata nel recupero di immobili storici. Il restyling ha permesso di ricavare nuove camere per 14 ospiti, una sala multimediale moderna e funzionale e uno spazio dedicato agli hobby, pensato per promuovere attività ricreative e momenti di condivisione tra i residenti. Un ampliamento che coniuga comfort, tecnologia e calore umano, rafforzando l’identità del Soggiorno Sant’Antonio come luogo di accoglienza e dignità per la terza età. La fondazione è presieduta da monsignor Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, con Michele Bernardo vicepresidente e i consiglieri Orlando Ercolano, Antonino Fiorentino e Adele Manzo. Don Franco Maresca, parroco di Santa Lucia, è amministratore delegato, mentre Diodato Morvillo svolge il ruolo di segretario. Come previsto dallo statuto, i membri del CdA sono nominati dall’arcivescovo e dal sindaco di Sorrento, a conferma del forte legame tra la Chiesa e la comunità civile in un progetto condiviso di solidarietà. Fondato nel 1886 dal prelato Giuseppe Giustiniani come “Ospizio dei vecchi poveri di ambo i sessi inabili al lavoro”, il Soggiorno Sant’Antonio è da sempre fedele alla sua missione originaria: offrire assistenza e serenità a chi ha dedicato la vita al lavoro e alla famiglia. Dal 1889, la gestione quotidiana è affidata alle suore del Boccone del Povero, oggi affiancate da un team di operatori sociosanitari qualificati. La struttura ospita 60 anziani, autonomi o semiautonomi, in camere singole e doppie, con rette comprese tra 1.100 e 1.300 euro mensili. Ai residenti sono garantiti servizi di ristorazione.

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