In piazza Matteotti continua fino alle 22.00 la raccolta firme contro lo sgombero presso lo stand Housing sociale e solidale Vieni anche tu a dare il tuo contributo
di Antonino Siniscalchi
Sant'Agnello - Si è svolta questa mattina a Sant’Agnello la manifestazione organizzata dal Comitato Housing per chiedere una soluzione definitiva alla vicenda che da anni coinvolge le famiglie residenti nel complesso di edilizia sociale di via M.B. Gargiulo. La protesta, annunciata nei giorni scorsi, è stata confermata nonostante la decisione della Prefettura di sospendere lo sgombero in attesa della sentenza di primo grado, attesa tra dicembre 2025 e febbraio 2026. Un segnale positivo, ma non risolutivo, come hanno ribadito i promotori dell’iniziativa. Il corteo, pacifico e partecipato, ha attraversato le strade del centro cittadino per poi concludersi con un momento di confronto pubblico. Cartelli, striscioni e testimonianze dirette hanno raccontato la preoccupazione delle famiglie che temono di perdere la propria abitazione dopo anni di sacrifici. «Non chiediamo privilegi – hanno affermato i portavoce del Comitato – ma giustizia e rispetto per chi ha investito i risparmi di una vita nella propria casa. Lo sgombero sospeso è un primo risultato, ma la battaglia non è finita».
L’iniziativa si è svolta a pochi giorni dall’incontro in Prefettura tra una delegazione del Comitato e il Prefetto di Napoli, alla presenza del sindaco di Sant’Agnello Antonino Coppola e dell'assessore Corrado Fattorusso. Nel corso del colloquio, il Prefetto ha assicurato che nessun provvedimento sarà eseguito fino alla sentenza, accogliendo le istanze di chi, senza alternative abitative né sostegni economici, rischiava di ritrovarsi in strada. Il Comitato ha espresso gratitudine al Prefetto, alla Procura, al Sindaco e all’Amministrazione comunale per la vicinanza e l’impegno nel cercare una mediazione, oltre che alla Curia e a quanti, in queste settimane, hanno sostenuto la causa delle famiglie coinvolte. La manifestazione, svoltasi in un clima di compostezza e partecipazione, ha voluto ribadire la volontà di mantenere toni civili e di evitare qualsiasi forma di strumentalizzazione politica. «Camminiamo a testa alta – hanno concluso i manifestanti – per difendere la nostra dignità e il futuro dei nostri figli. Continueremo a far sentire la nostra voce finché non arriverà una soluzione giusta e definitiva». [Foto di Luisa Annalisa Gargiulo]

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