di Francesco Gravetti - Il Mattino
«L'Eav è a posto, non solo per ciò che riguarda i conti. Ci sono tanti cantieri aperti, abbiamo fatto assunzioni e acquistati nuovi bus. C'è un problema in Circumvesuviana, ma le gare per i treni andavano fatte venti anni fa». Il presidente Eav Umberto De Gregorio è un fiume in piena, respinge le accuse sulla cattiva gestione dell'azienda e di Salvini dice: «il suo è stato un attacco poco elegante». Presidente, partiamo da lunedì mattina. La linea della Circumvesuviana Nola-Baiano è stata riaperta dopo cinque mesi. Ma è subito stata soppressa una corsa e le polemiche sono ritornate. Insomma, è davvero così difficile garantire le corse in Circumvesuviana? «Non ho alcuna difficoltà ad ammettere che vi è stato un problema al momento della riattivazione del servizio, nonostante il preesercizio. Ho chiesto al direttore centrale di capire cosa è accaduto, certamente approfondirò la vicenda. Mi sono molto arrabbiato, non lo nego. Ma la notizia è un'altra: quella linea è stata riaperta e non definitivamente chiusa come molti erroneamente sostenevano e le corse poi sono state tutte regolari, proprio come i bus». Si è capito che in Eav i conti sono in ordine, dopo decenni di difficoltà. Ma non teme che alla gente ormai non interessi sapere che i conti sono in ordine, se poi i treni non passano? «Bisogna smetterla con questa strumentalizzazione. Voi dite che i conti sono in ordine? Io dico che tutto è a posto, non solo i conti. Abbiamo cantieri aperti ovunque, abbiamo fatto migliaia di assunzioni, abbiamo immesso in servizio bus nuovi ovunque e anche treni ovunque, tranne che sulla Vesuviana. Ieri a Ischia abbiamo consegnato cinque bus elettrici nuovi: nel 2014 dopo il fallimento vi era un solo bus sull'isola, oggi sono 60.
Certo, la criticità è sulla Circum, dovuta ai ritardi di Stadler, la ditta che ha vinto l'appalto per i treni nuovi: avrebbe dovuto consegnare già 20 mezzi ed invece ne ha consegnati solo tre e non ancora in servizio. Mi chiedo: la colpa è mia? O di Eav? Il mio compito era fare la gara, una gara che andava fatta venti anni fa, e l'ho fatta nel 2019». Intanto Salvini ha chiesto il commissariamento di Eav. Cosa risponde al ministro dei Trasporti? «Ho stima e simpatia per il ministro ma chiedere il commissariamento in un comizio di campagna elettorale mi è sembrato poco elegante. Da Salvini mi aspetterei che convochi un tavolo con Regione, Stadler ed Ansfisa per accelerare l'immissione in servizio dei nuovi treni. Diverso è il discorso dell'integrazione con Fs, sul modello della Lombardia e dell'Emilia Romagna: su questo fronte si potrebbe lavorare ed io sono personalmente d'accordo ad avviare un processo del genere». Come lei ha fatto notare, siamo in campagna elettorale. Di Eav hanno già parlato sia Fico che Salvini e ed entrambi in termini non positivi. Vi sentite sotto assedio? E lei si sente solo? «Io sono sotto attacco politico da molti anni, ormai. Sono spesso vittima di strumentalizzazioni. Ma non mi sento per niente solo, ho la fiducia dei dirigenti e della stragrande maggioranza dei dipendenti e soprattutto del socio, la Regione Campania». Lei guida l'Eav da dieci anni ormai. Poteva fare di più? «Si può sempre fare di più, solo chi non fa non sbaglia. Però, se qualcuno mi dice cosa potevo fare di più o di diverso alle condizioni date, lo ascolto e lo ringrazio. Intanto aspetto sia Fico che Cirielli in Eav per analizzare insieme dati e progetti con la massima serenità». Se non lei, c'è chi poteva fare di più e non lo ha fatto? «Il vero rimpianto è l'iter della gara dei treni della Circumvesuviana. Noi avevamo aggiudicato la gara ad Hitachi, che realizza i treni in Italia. Dopo 18 mesi Stadler ha vinto il ricorso: tutto legittimo, per carità, ma intanto i tempi si sono allungati e così siamo inciampati nel Covid, poi nella guerra in Ucraina ed infine nell'alluvione a Valencia. Sa perché Stadler fece ricorso? Perché rivendicava di aver presentato un piano di consegna dei treni più veloce rispetto al concorrente. Si è visto come è andata a finire». Un'ultima domanda sulla Cumana: anche qui disagi... «Purtroppo il terremoto ha creato molti problemi. La galleria Monte Olibano necessita di interventi importanti per essere messa in sicurezza, lavori che saranno completati entro tre mesi a partire da oggi. Ovviamente secondo qualcuno anche del terremoto è responsabile De Gregorio».

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