venerdì 3 ottobre 2025

Circum, contanti vietati dopo i furti in biglietteria ma "macchinette" in tilt

Lunghe code alla stazione Garibaldi in difficoltà tanti turisti e pendolari 

I DISSERVIZI 

di Francesco Gravetti - Il Mattino

Napoli - Turisti e pendolari in fila alle emettitrici automatiche, qualcuno che prova invano a usare i contanti agli sportelli e viene rimandato alle macchine, altri che litigano con il software andato in crash. È caos alla stazione di piazza Garibaldi. Da settimane, infatti, le biglietterie della Circumvesuviana non accettano più banconote e monete: si paga solo con carte elettroniche, mentre chi ha contanti deve rivolgersi alle macchinette. Una scelta che ufficialmente rientra in un processo di digitalizzazione, ma che nei fatti appare come la diretta conseguenza delle indagini interne sugli sportelli, dove investigatori sotto copertura hanno documentato irregolarità e comportamenti scorretti. 

LA SCELTA 

La decisione di limitare il contante, maturata in estate, non è stata annunciata come una misura disciplinare: impossibile però non notare il legame con l'inchiesta che di recente ha travolto cinque dipendenti. Per quattro di loro l'accusa è quella di trattenere spiccioli dando un resto inferiore al dovuto; per il quinto, invece, l'ipotesi più grave di manomissione della macchina emettitrice per intascare somme ben più consistenti. L'azienda, nel frattempo, li ha spostati ad altre mansioni, lontano dal pubblico, in attesa delle conclusioni della magistratura e della commissione disciplinare. 

L'INCHIESTA 

Le verifiche sono partite dalle segnalazioni dei viaggiatori, soprattutto turisti abituati a pagare in contanti e più attenti al resto ricevuto. Da lì la scelta di Eav: installare telecamere, ingaggiare investigatori privati e infine ricorrere ai "mystery client", finti passeggeri incaricati di verificare le transazioni. Prove che hanno reso formali i sospetti e rafforzato la linea dura della dirigenza. L'azienda, però, deve ora anche fronteggiare un nuovo problema: quello del caos alle biglietterie. Secondo il sindacato Orsa, l'esperimento di sostituire il contante con le emettitrici automatiche sta mostrando «tutti i suoi limiti». 

I BLOCCHI 

Le macchine si bloccano spesso, il tempo per emettere un titolo di viaggio è più lungo rispetto al lavoro umano, l'elenco delle fermate è incompleto e confonde chi cerca la destinazione precisa. «Praticamente osserva il segretario generale Gennaro Conte bisognerebbe fare un corso ai viaggiatori per usare queste macchine». Inoltre, capita che l'apparecchio emetta solo parte dei biglietti richiesti, costringendo gli utenti a ripetere l'operazione, col rischio di perdere il treno. A complicare la situazione c'è il fatto che i cassieri, avendo ricevuto ordine di non toccare più i contanti, rifiutano di intervenire persino quando tutte le macchinette vanno in crash. 

LE TENSIONI 

«Non c'è un responsabile presente denuncia ancora Orsa che possa autorizzare di volta in volta la riapertura del pagamento in contanti. Così si creano tensioni, polemiche e frustrazione tra chi vuole semplicemente viaggiare». In realtà Eav ha spiegato ai dipendenti che possono prendere i contanti quando le macchinette vanno in tilt, ma il clima determinato dalle indagini non favorisce atteggiamenti "elastici" da parte degli bigliettai. Pur voluta da Eav, la piattaforma è curata da Unico Campania ed è destinata a semplificare in prospettiva il servizio. Resta però il disagio di questi giorni, visibile nei corridoi affollati di piazza Garibaldi, dove la transizione forzata al pagamento elettronico si scontra con i limiti tecnici delle emettitrici e con la resistenza di chi preferisce ancora usare i contanti. Non è la prima volta che la Circumvesuviana si trova a gestire scandali interni: nel 2024, alla biglietteria di Pompei, era emerso un vero e proprio sistema parallelo di biglietti irregolari, con incassi mai registrati. Anche in quel caso ci furono sospensioni e procedimenti disciplinari. E altre volte i giudici hanno smontato i licenziamenti, imponendo all'azienda di risarcire i dipendenti.

Nessun commento: