Anche oggi si parla di rinnovamento, e scoppia il “caso” Di Palma. Da Repubblica Napoli si legge che gli esponenti di Verdi (Mario Cacciola), Sinistra Democratica (Salvatore Vozza) e uscenti “vendoliani” da Rifondazione (Andrea Di Martino) troverebbero disdicevoli le primarie annunciate dal Pd che sarebbero solo un trucco, per imporre un candidato piddino anche alla Provincia. Dal momento che il presidente uscente ha fatto bene va riconfermato, altrimenti — nei fatti – si fa un favore al centrodestra: si dice implicitamente che i cittadini fanno bene a votare per “loro”, perché si “esprime un giudizio negativo sull’operato di quel presidente, della sua giunta e della maggioranza che lo ha sostenuto in Consiglio nei cinque anni di mandato”. Il Pd, tuttavia, sembra abbia intenzione di farle le primarie, se del caso anche di partito e non di coalizione, il che potrebbe voler dire arrivare a un primo turno in cui il Pd va da solo. In più, sempre oggi, Luisa Bossa con una lettera al Corriere del Mezzogiorno, per chi non se ne fosse accorto, ci spiega il coraggio e l’innovazione di Walter. Infine, per il professor Luigi La Bruna questo rinnovamento è «arrugnato»...
Il «celolunghismo» di Morando dovrebbe indignare le donne del Pd
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