Vico area disagiata, potenziamento della rete delle urgenze e del 118. “Questi argomenti non hanno colore politico. Bisogna essere coraggiosi, abbiamo l’obbligo di fare tutto il possibile come politici: siamo all’anno zero della sanità pubblica locale”. Giuseppe Ferraro “La politica deve evitare lo smantellamento dell’ospedale” Raffaele Giannico “Chiedere con forza ciò che ci spetta: credo che la regione possa cambiare il suo orientamento” Giuseppe Alvino “Questa è una battaglia politica che va combattuta su tutti i tavoli, anche coinvolgendo il Prefetto” Vico Equense - La massima istituzione cittadina si mobilita per l'ospedale di Vico Equense. Oggi pomeriggio seduta monotematica proposta dai consiglieri di minoranza, con all’ordine del giorno una serie di atti di indirizzo, validi per riaprire una discussione con i vertici della Regione Campania, che ha competenza politica in materia, e con quelli dell'Asl Napoli 3 sud per l'aspetto gestionale. Il prossimo 21 ottobre fanno due anni dalla chiusura senza preavviso del pronto soccorso. Una sospensione temporanea, si disse all'epoca, che in realtà ha assunto rapidamente le sembianze di uno stop definitivo. La carenza di personale, menzionata anche dal nuovo direttore generale dell’azienda sanitaria, Giuseppe Russo, non lascia presagire orizzonti positivi a breve e medio termine, e il protrarsi di questa situazione toglie un riferimento alla città.
I cittadini lo considerano un sopruso, lamentando disagi e rischi di chi deve recarsi all’ospedale San Leonardo di Castellammare o a Sorrento al Santa Maria della Misericordia. Il Consiglio comunale, nella sua interezza, ha reclamato l’immediata revoca dei provvedimenti di chiusura del pronto soccorso del “De Luca e Rossano”, per garantire il diritto alla salute e alle cure di cittadini e turisti di Vico Equense. La situazione è complessa, e il consigliere Maurizio Cinque in aula ha evidenziato le tante contraddizioni che vive la sanità pubblica locale, rilevando la necessità a rimanere uniti poiché “questi argomenti non hanno colore politico. Bisogna essere coraggiosi, abbiamo l’obbligo di fare tutto il possibile come politici.”
Il consigliere Giuseppe Ferraro ha sottolineato che “la politica deve evitare lo smantellamento dell’ospedale”, gli fa eco Raffaele Giannico: “chiedere con forza ciò che ci spetta. Credo che la regione possa cambiare il suo orientamento”, per Giuseppe Alvino “questa è una battaglia politica che va combattuta su tutti i tavoli, anche coinvolgendo il Prefetto”. La minoranza, per uscire dall'impasse, ha proposto di inserire nel prossimo piano regionale di programmazione della rete ospedaliera campana la Città di Vico Equense come zona disagiata, in considerazione delle condizioni geografiche e logistiche del territorio. Si ritiene che questo passaggio possa costituire una svolta significativa per avere un presidio di primo soccorso. “Stando alla delibera ministeriale numero 70 del 2 aprile del 2015 – ha spiegato la minoranza - il De Luca e Rossano non può ritenersi al momento sede di Pronto Soccorso, in quanto impossibilitato ad effettuare né diagnosi in emergenza-urgenza né trasporto urgente verso un DEA di primo livello. La stessa delibera – continuano i consiglieri di minoranza - definisce i diversi standard dell’assistenza ospedaliera, ed è prevista la realizzazione di presidi ospedalieri in zona particolarmente disagiata. In particolare è possibile attivare presidi ospedalieri di base per zone particolarmente disagiate, distanti più di 90 minuti dai centri hub o spoke di riferimento (o 60 minuti dai presidi di pronto soccorso), superando i tempi previsti per un servizio di emergenza efficace, per garantire il tempestivo accesso alle cure urgenti anche in condizioni orogeografiche svantaggiate”. Questo cosa significherebbe? Innanzitutto il Punto di Primo Soccorso di Vico Equense potrebbe essere riaperto molto più velocemente ed essere dedicato alle emergenze di minore entità. La zona disagiata infatti consentirebbe di attivare quegli incentivi economici che renderebbero più attrattive le sedi di lavoro presso le nostre strutture ospedaliere. Inoltre con la zona disagiata si potrebbe ottenere l'attivazione di uno PSAUT (Servizi di Assistenza e Urgenza Territoriale Potenziati) o di un Punto di Primo Intervento (PPI) e soprattutto ottenere il potenziamento del servizio delle ambulanze che, come abbiamo visto, è oggi significativamente carente. Quella del depotenziamento del nosocomio cittadino è una situazione paradossale richiamata con un grido di allarme lanciato spontaneamente anche dai cittadini riuntisi in un presidio Pro-De Luca & Rossano e di una raccolta di firme, che sarà oggetto di esame anche da parte della V Commissione Permanente della Regione Campania - Sanità e Sicurezza Sociale - destinataria della petizione popolare promossa dal consigliere Antonio Breglia e che ha raccolto circa 1800 adesioni tra i cittadini vicani. “Il De Luca e Rossano - hanno ribadito i consiglieri di minoranza - sarà oggetto di investimenti previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza, come emerge da un documento di indirizzo alla progettazione della Regione Campania per la realizzazione di un Ospedale di comunità che non prevede la presenza di un punto di primo soccorso e neanche un rafforzamento del servizio 118." Tra i punti all'ordine del giorno approvati, anche il potenziamento della rete del 118 con nuove unità mobili, personale medico e basi operative per il servizio medico in elicottero. L’idillio tra maggioranza e minoranza si infrange sul punto relativo alla revoca delibera di Consiglio comunale numero 53 del 2012, quello relativa agli indirizzi sull'Ospedale Unico della Penisola Sorrentina, rinviato al prossimo Consiglio comunale. Approvato, in fine, un documento congiunto che coinvolge i sindaci della penisola sorrentina a sostegno sempre della riapertura del pronto soccorso e del potenziamento della rete delle urgenze e del servizio di 118. L’atto che sarà sul tavolo del nuovo direttore generale dell’Asl Na 3 Sud, Giuseppe Russo, in una riunione ufficiale con le fasce tricolori in programma per il 14 settembre, dove si parlerà delle problematiche relative alla riapertura del pronto soccorso di Vico Equense e al potenziamento dei presidi ospedalieri presenti in penisola sorrentina, mentre il 9 incontrerà una delegazione di consiglieri di maggioranza e opposizione.
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