Sorrento - Tutto pronto per il SyArt Sorrento Festival 2022, evento internazionale, giunto alla sesta edizione,
dedicato all’arte contemporanea, ospitato a Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento.
L’inaugurazione è in programma per le ore 17 di sabato prossimo, 8 ottobre.
Gli organizzatori, i coniugi Rosaria e Leone Cappiello e Rossella Savarese della SyArt Gallery,
portano nelle sale della splendida dimora del corso Italia trentasette artisti con circa cento opere in
rappresentanza di numerosi Paesi: Italia, Spagna, Stati Uniti, Polonia, Nigeria, Regno Unito, Cina,
Germania, Austria, Iran e Colombia.
Un appuntamento che dal 2017 caratterizza e impreziosisce il calendario delle manifestazioni ospitate
dalla Fondazione Sorrento presieduta da Gianluigi Aponte e diretta dall’amministratore delegato
Alfonso Iaccarino, con il supporto del direttore artistico Antonino Giammarino e del responsabile dei
rapporti internazionali Antonino Fiorentino.
Da un’idea del visionario collezionista Leone Cappiello il format nel tempo si è strutturato divenendo,
per gli artisti che riescono a superare le selezioni, una opportunità di crescita con una concreta
visibilità internazionale. Alla storica dell’arte Rossella Savarese, curatrice e direttrice artistica del
Festival, il compito di selezione finale tra le centinaia e centinaia di richieste giunte nelle varie
edizioni che si susseguono.
In mostra nelle ampie sale espositive di Villa Fiorentino, pittura, scultura, installazioni, fotografia,
fiber art, digital pop, video art. Non mancano i progetti site-specific tra cui “Possiamo scambiare le
figurine” di Rafael Romero artista e docente spagnolo che con il suo progetto motiva la
partecipazione dei cittadini alla cultura e alla conoscenza. Romero “scambia” i suoi acquerelli (per la
Città di Sorrento sceglie un soggetto marino) con le "carte collezionabili" create dai visitatori. Il
murale finale è composto esclusivamente dalle opere realizzate dai partecipanti e donato alla Città di
Sorrento. La stessa idea progettuale è stata accolta in musei ed istituzioni culturali in Spagna,
Argentina e Marocco che hanno visto la partecipazione di più di quattromila persone.
Altro interessante progetto site-specific è “We were there” dell'artista iraniana Arezu Zargar. Il tema
centrale di questo progetto è un’indagine sul come essere presenti mentre siamo assenti. La nostra
presenza è fisica? Siamo davvero nello stesso luogo, a condizione che la nostra presenza sia
registrata? Un lavoro articolato che combina scultura, installazione e video art e che sintetizza il
leitmotiv dell’intera mostra che attraverso media e ricerche molteplici racconta dell’essere umano e
del suo atavico dimenarsi in uno spazio fisico e mentale.
Si conferma inoltre la collaborazione con l’ Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione G. Pascale di
Napoli con il progetto “Adotta una parete”. L’artista Gualtiero Redivo e la SyArt Gallery donano
all’ospedale un’opera destinata ad essere strumento di terapia e fonte di beneficio per i pazienti.
Il trofeo ligneo per l'assegnazione del Premio Arbiter Fata Verde, riconoscimento riservato ad uno
degli artisti in mostra, è realizzato dall’artista sorrentino Toni Wolfe.
La mostra potrà essere visitata fino al prossimo 30 novembre con i seguenti orari: dal lunedì al
venerdì dalle 16 alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21. Ingresso 5 euro.
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