De Luca rilancia l'allarme dazi Usa e sottolinea i rischi anche per moda e automotive: "Pomigliano rischia di saltare"
Si dice «preoccupato» Vincenzo De Luca: «Sulle esportazioni siamo colpiti su due, tre settori strategici per noi » . Allarme dazi Usa, il presidente della Regione accende ancora i riflettori sulla Campania, ospite dell'evento della fondazione Merita a Gallerie d'Italia: « Sull'agroalimentare, siamo la seconda Regione più danneggiata d'Italia». Poi c'è la moda. E soprattutto l'automotive su cui «rischiamo di avere dei colpi abbastanza pesanti». Fa riferimento alla fabbrica Stellantis di Pomigliano. E, a margine del convegno, De Luca usa toni quasi apocalittici: «È chiaro che con il 25% di dazi e un 40% di costo di energia in più rispetto ad altri Paesi, Pomigliano rischia di saltare». Che fare? Dal palco di Merita, l'ex sindaco di Salerno scuote la testa: « Ci auguriamo si possa aprire una trattativa seria, anche se non so quanto siano affidabili gli interlocutori. Uno come Musk, avrò una certa età, ma mi sembrano squinternati sinceramente, soggetti da psichiatria». Poche ore prima, nel corso della consueta diretta facebook del venerdì, De Luca aveva annunciato a breve «incontri con le imprese per prendere eventuali contromisure o per dare comunque sostegno» .
È una manovra da « irresponsabile», quella di Trump. Col « rischio di ripresa dell'inflazione » . Sull'agroalimentare però De Luca si congeda in diretta Fb con questa speranza: «Dazi o non dazi, i prodotti della Campania sono i migliori, se non vogliono bucarsi lo stomaco con le zozzerie che trovano anche in America. Ci auguriamo prevalga se non la regione almeno l'esigenza gastronomica e il buon gusto ». A Merita, De Luca affonda i colpi sui suoi cavalli di battaglia: « Abbiamo bisogno anche di extracomunitari per i cantieri, abbiamo una crisi drammatica di personale » . Ancora: l'eccesso di norme in Italia «da disturbati mentali». E poi le sfide per lo sviluppo su un tema divisivo per il centrosinistra: « Dobbiamo cominciare a ragionare sul nucleare di ultima generazione, facendo un lavoro di informazione per i cittadini, altrimenti diventa impossibile reggere per il futuro avendo condizioni di dipendenza energetica». Si apre la settimana clou per il presidente: l'udienza mercoledì 9 alla Corte costituzionale per la legge sul terzo mandato, sulla sua ricandidatura. E l'11 aprile il tavolo a Roma per l'uscita dal piano di rientro sanitario, sul quale De Luca minaccia ieri in caso di esito negativo - un ricorso al Tar. Nella diretta Fb rinfocola pure la vicenda dei soldi per Bagnoli. Il motivo? Servono 800 milioni per il collegamento tra Tangenziale e zona ospedaliera. « Avevamo inserito 200 milioni di fondi di coesione per questo progetto - spiega De Luca Poi ci sono stati sottratti 1,2 miliardi per darli a Bagnoli, dove c'è un commissario del governo e i fondi dovevano essere del ministero, non della Regione. Per Bagnoli sono bloccati 800 milioni che saranno erogati nel 2028 e 2029. La mia proposta è utilizzarli subito, per aprire il cantiere quest'anno del collegamento tra Napoli nord e la zona ospedaliera. Poi avremo il tempo per trovare le coperture per Bagnoli. Mi sembra ragionevole per tutti». (AL.GE. - La Repubblica Napoli)
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