lunedì 2 giugno 2025

Lettera aperta ai Sindaci della Penisola Sorrentina

Affinché anche i nostri Comuni si schierino, con coraggio e verità, dalla parte della giustizia e della pace 

di Rosario Lotito

Signori Sindaci, il 27 maggio 2025 il Consiglio Comunale di Napoli ha approvato una mozione chiara, forte e coraggiosa: ha chiesto ufficialmente al Governo italiano di riconoscere lo Stato di Palestina come Stato sovrano e democratico, nel rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani. Non è stata una mozione qualsiasi. È stato un atto politico e morale che ha saputo andare oltre le parole vuote, oltre i simboli esposti per convenienza, per affermare un principio semplice e potente: non si può restare neutrali davanti all’ingiustizia. Il popolo palestinese, da decenni, è sottoposto a occupazione, umiliazione, distruzione, privazione dei diritti fondamentali. Oggi, sotto gli occhi del mondo, assiste a un vero e proprio olocausto umanitario che non può più essere ignorato o minimizzato. I crimini documentati, le violazioni del diritto internazionale, le stragi di civili, l’assedio totale a Gaza e la repressione in Cisgiordania impongono una presa di posizione netta. Non basta esporre bandiere della pace o della Palestina sui balconi dei municipi. Non basta il silenzio rispettoso. È ora che anche i Comuni della Penisola Sorrentina agiscano con coerenza e dignità.

 

Vi chiedo di adottare nei vostri Consigli Comunali la stessa mozione approvata dal Comune di Napoli. Un atto concreto per: riconoscere il diritto del popolo palestinese a uno Stato libero, sicuro e riconosciuto entro i confini del 1967; sostenere il cessate il fuoco immediato, la fine dell’occupazione e la liberazione degli ostaggi; fermare la vendita e l’importazione di armi verso Israele; difendere le pronunce della Corte Penale Internazionale e il diritto alla giustizia per tutti i popoli; dimostrare, nei fatti, da che parte stanno le istituzioni della nostra terra. Oggi il tempo delle ambiguità è finito. Ogni amministrazione deve scegliere: stare dalla parte di chi subisce l’oppressione, o voltarsi dall’altra parte. La Penisola Sorrentina, con la sua storia di civiltà, cultura e accoglienza, ha l’occasione di dimostrare di non essere solo spettatrice ma protagonista di un’azione civile e morale in difesa dei diritti umani. 

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