lunedì 13 ottobre 2025

Diritto, educazione e comunità da Filangieri a Imperiali: un incontro a Castello Giusso di Vico Equense

Castello Giusso, Vico Equense
Venerdì 17 ottobre l’iniziativa promossa dall’Accademia Filangieri di Partenope, organizzata in collaborazione con il Museo Civico Filangieri e l’Istituto Italiano dei Castelli 

Vico Equense - Il diritto come veicolo d’impegno civico e di educazione dei giovani: sarà questo il filo conduttore dell’incontro pubblico «Il diritto è educazione per vivere in comunità. L’eredità di Gaetano Filangieri, l’esempio di Riccardo Imperiali di Francavilla», in programma venerdì 17 ottobre 2025 alle ore 15:00 presso il Castello Giusso di Vico Equense. L’incontro intende essere al tempo stesso un’occasione per riflettere sull’attualità del pensiero di Gaetano Filangieri, che vedeva nel diritto uno strumento di formazione civile e di crescita collettiva, e un momento per ricordare Riccardo Imperiali di Francavilla, scomparso il 3 maggio 2025, il cui impegno civile, il rigore intellettuale e la testimonianza personale restano un’eredità viva per le nuove generazioni. L’iniziativa, promossa dall’Accademia Filangieri di Partenope, è organizzata in collaborazione con il Museo Civico Filangieri e l’Istituto Italiano dei Castelli – Regione Campania, con il sostegno morale del Comune di Napoli, della Città di Vico Equense e della Gaetano Filangieri Philosophical Society of America. L’appuntamento si aprirà con l’accoglienza di Marina Fumo, in rappresentanza del Consiglio scientifico dell’Istituto Italiano dei Castelli, e di Giuseppe Aiello, Sindaco di Vico Equense. Seguirà l’introduzione e la moderazione di Benedetto Migliaccio, Presidente dell’Accademia Filangieri di Partenope. Seguiranno gli interventi di esponenti del mondo della scuola, dell’università, delle istituzioni, della cultura e della società civile: la dirigente del Liceo Scientifico “Gaetano Salvemini” di Sorrento, Debora Adrianopoli; tre docenti del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Federico II: Carla Masi Doria, professoressa di diritto romano e fondamenti del diritto europeo e direttore di tale Dipartimento, Amedeo Arena, professore di diritto dell’Unione europea, e Francesca De Rosa, professoressa di storia della giustizia; il rappresentante permanente per le organizzazioni internazionali a Ginevra, Vincenzo Grassi; Francesco Imperiali di Francavilla, figlio di Riccardo e rappresentante degli Eredi Filangieri presso il Museo Civico Filangieri; Nino Daniele, già assessore alla cultura del Comune di Napoli; e don Antonio Loffredo, già parroco del Rione Sanità e oggi vicepresidente della Fondazione “Napoli C’Entro”.


«Una persona straordinaria non scompare, lascia una traccia da seguire. E’ accaduto con Mauro Giancaspro, accade con Riccardo Imperiali di Francavilla. Ma il grande zenith da seguire, con il piacere di cogliere sempre nuovi spunti, è la traccia del migliore di tutti, Gaetano Filangieri, giovane rimpianto della grande stagione dell’Illuminismo napoletano. L’incontro di Vico Equense affronterà tematiche di straordinaria contemporaneità, lette attraverso gli insegnamenti di chi, già nel secolo dei lumi, era sin troppo avanti e forse lo è ancora oggi. Un altro piccolo mattone del prodigioso impalcato che gli scritti di Filangieri ereggono a difesa della civiltà occidentale ha dichiarato Benedetto Migliaccio. «Il castello di Vico Equense è un complesso monumentale immerso nel verde, con un'antichissima storia documentata dall'epoca angioina. Tra le sue mura si sono avvicendati re, regine e nobili fino agli anni Trenta del Novecento, quando ai marchesi Giusso succedette la Compagnia di Gesù e ad essa una società di ex allievi gesuiti. Gaetano Filangieri, che ricevette un'educazione clericale, venne qui ospitato dal cognato affinché l'aria buona potesse giovargli, nell'ultima fase della sua vita. Il castello di Vico Equense rappresenta tuttora un luogo di sintesi tra educazione clericale e laica, illuminato dal pensiero del grande giurista che vi soggiornò» ha dichiarato Marina Fumo. «Riccardo Imperiali di Francavilla ha saputo incarnare con passione la visione di Filangieri, per il quale il diritto e non la forza doveva permeare la società civile» ricorda Amedeo Arena. «Tra le molte attività alle quali Riccardo si dedicava, vorrei ricordare la sua partecipazione alla Commissione giudicatrice del Premio Filangieri per giovani giuristi istituito dall’Accademia Filangieri di Partenope: in tale veste, ha saputo riconoscere e incoraggiare nei più giovani la stessa concezione sociale del diritto ha guidato tutta la sua vita».

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