lunedì 6 ottobre 2025

Regionali, spunta il "lodo Cirielli" acque agitate nel centrodestra

Il viceministro: sì alla Regione ma a patto di un ritorno blindato in parlamento nel 2027. Attesa per oggi la candidatura ufficiale, ma la tensione resta alta tra FdI e Forza Italia 

di Antonio di Costanzo - La Repubblica Napoli 

Il piano A porta ancora a Edmondo Cirielli, quello B sarebbe una clamorosa marcia indietro per riproporre il prefetto Michele di Bari. Certo è che nel centrodestra la scelta del candidato alla presidenza della Regione resta un rompicapo e ha aperto uno strappo non da poco tra Fratelli d'Italia e Forza Italia. Oggi a risultato chiaro in Calabria il nodo potrebbe essere sciolto e c'è chi scommette che sarà annunciata la discesa in campo del viceministro. Ma gli azzurri, da Antonio Tajani a Fulvio Martusciello, spingono affinché Cirielli prenda pubblicamente l'impegno a restare in consiglio regionale come capo dell'opposizione in caso di sconfitta. Il problema non è tanto il ruolo di viceministro, quello lo risolverebbe direttamente la premier Giorgia Meloni. La questione vera è il fatto che Cirielli è deputato e se fosse battuto nella corsa a Palazzo Santa Lucia opterebbe per il rientro in parlamento, ma su questo Forza Italia punta i piedi. Ieri è circolata l'ipotesi di un cosiddetto "lodo Cirielli", beffardo richiamo alla legge sulla prescrizione, detta anche "Salva Previti", che porta il nome del viceministro di FdI nonostante la sconfessò dopo le modifiche e votò contro.

 

Il nuovo lodo prevederebbe Cirielli in consiglio regionale fino alle politiche del 2027 quando poi avrebbe il via libera a ricandidarsi con ampie garanzie di essere eletto e con la possibilità di comporre le liste di Fratelli d'Italia in Campania. Si parla anche della richiesta ai tutti parlamentari di Fdi di candidarsi. Il numero due della Farnesina non commenta, arriva, invece, la reazione di Martusciello: «Lodo Cirielli? Non ne so nulla - afferma il coordinatore regionale di Forza Italia a margine dell'assemblea del partito a Castelvolturno -, se firma speriamo non finisca come finì su l'altro lodo». Acque agitate, insomma, nel centrodestra, al contrario del fronte progressista dove la scelta su Roberto Fico, ex presidente della Camera del M5s, è stata presa da tempo. «Nella destra campana siamo ormai oltre le comiche - afferma Marco Sarracino, deputato del Pd e responsabile Sud nella segreteria di Elly Schlein - solo due giorni fa sembravano pronti a candidare il viceministro Cirielli, che rischia invece di essere impallinato dai suoi stessi alleati. Ma la crisi della destra in Campania è ben più profonda: non hanno un candidato credibile, non hanno un programma, non hanno una sola idea per il futuro dei campani, dopo dieci anni passati all'opposizione senza costruire nulla. Le forze progressiste e riformiste, al contrario, sono pronte da tempo. Attorno alla candidatura di Fico, simbolo di rinnovamento e competenza - aggiunge Sarracino - si è costruita una coalizione forte, coesa e determinata. Dalla Campania arriverà un segnale chiaro e fortissimo a Giorgia Meloni». Ostenta fiducia, invece, il leader di Forza Italia, Tajani: «Dalla Campania mi aspetto un risultato a due cifre. Qui c'è voglia di cambiare», dice il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri intervenendo in collegamento telefonico durante l'assemblea degli iscritti del partito a Castelvolturno. Intanto sui social già girano manifesti che richiamano a una candidatura di Cirielli con lo slogan: "Per una Campania migliore", anche se da quanto filtra lo slogan a cui sta lavorando l'ex presidente della Provincia sarà diverso. Oggi si attende l'ufficializzazione e il "battesimo" del candidato presidente del centrodestra potrebbe essere fissato al Parco Verde di Caivano, diventato luogo simbolo dell'azione del governo sulle periferie degradate. Pronto a sostenerlo con una propria lista c'è già Gianfranco Rotondi, presidente della Dc: «Che la campagna elettorale abbia a cominciare in Campania: non è obbligatorio che Cirielli si dimetta da viceministro, né che spieghi cosa farà in caso di sconfitta perché il nostro obiettivo deve essere vincere. Basta polemiche e tafazzismo di destra».

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