Il leader del Pd per la prima volta attacca direttamente Nicola Cosentino, sottosegretario all'Economia. «Si deve dimettere». La richiesta di Walter Veltroni viene raccolta in un’intervista a «L’Espresso». Veltroni si scaglia contro l’uomo di Forza Italia in Campania indicato dai pentiti della camorra come vicino al clan dei casalesi. «C’è un sottosegretario di questo governo - dice Veltroni - che è stato chiamato in causa per la quinta volta da cinque pentiti differenti e non ha sentito il bisogno di dare alcun chiarimento. Credo che la sua presenza in una postazione così delicata sia imbarazzante per tutto lo schieramento di maggioranza. Sarebbe opportuno che facesse un passo indietro». «Ci sono aree di collusione, ambiguità, connivenza. La mafia e la camorra sono in grado di garantire voti, a qualcuno possono piacere quei voti. Questa volta - sottolinea il segretario del Pd - vorrei che Berlusconi non dicesse ’me ne fregò o che lui ha da lavorare».
Conte non si dimette dall’Ufficio di Presidenza
Regione Campania - «Il Pd attiverà tutte le procedure regolamentari previste per determinare la revoca di Conte dall’Ufficio di presidenza». È il capogruppo del Partito democratico Pietro Ciarlo a indicare la linea del gruppo rispetto alla posizione di Roberto Conte (foto), eletto nella Margherita, confluito nel Pd e oggi indipendente dopo essere stato sospeso perchè coinvolto in un’inchiesta giudiziaria. «Il gruppo regionale del Partito democratico - spiega Ciarlo - il 15 settembre scorso, ha richiesto, per motivi etici e politici, le dimissioni del consigliere Roberto Conte dall’ufficio di presidenza del Consiglio regionale. Tali dimissioni non sono state rassegnate». Da qui l’annuncio di Ciarlo che il Pd attiverà le procedure regolamentari.
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