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sabato 28 febbraio 2009
Depurazione Ato 3, stop ai ricorsi rinvio a ottobre per i rimborsi
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Vendola lancia “La Sinistra”
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Controlli in mare, 8 denunciati
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Perché mi sono dimesso
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Vico Equense - Si capiscono le reali motivazioni che hanno indotto Gennaro Cinque ad “abbandonare” per la seconda volta la Giunta. Contrasti all’interno dell’esecutivo su argomenti relativi l’amministrazione del territorio trovano, stamani, una conferma nelle parole del Sindaco dimissionario. “Sono in carica da due anni e mezzo – dice a Metropolis – ed in questo periodo ho cercato di lavorare nell’interesse della Città e dei cittadini in modo concreto, con l’obbiettivo di far prevalere i fatti e le azioni alle parole ed ai proclami. Il nostro comune è un cantiere a cielo aperto che nell’immediato può creare qualche disagio, ma in futuro porterà benefici duraturi allo sviluppo della Città. Da ultimo mi sono assunto la responsabilità della chiusura della galleria di Seiano con l’obbiettivo di migliorare il traffico e la viabilità nel nostro territorio. Ho cercato di fare anche altro: l’apertura della casa di riposo, la realizzazione di ulteriori infrastrutture e il risanamento della situazione economica attraverso la vendita del patrimonio comunale che non rende e rappresenta un costo per le casse comunali. In questi casi, purtroppo, non mi è stato possibile agire per la resistenza costante di piccoli interessi che hanno trovato sponda anche all’interno della mia compagine” “Non posso accettare – continua Cinque – l’ostruzionismo interno, capzioso e strumentale, che è cosa ben diversa dalla sana dialettica politica e dal confronto anche critico ma corretto. Perché coloro che hanno scelto questa strada lo hanno fatto fuori dalle sedi istituzionali: giunta e consiglio comunale ed hanno, invece, puntato all’immobilismo di sempre e che da sempre è il vero male che affligge il nostro comune, utilizzando l’assenza come strumento di lotta politica. Non posso accettare una compagine amministrativa composta da elementi che quando si deve decidere non si presentano oppure pretendono di parlar d’altro. Se non avessi detto basta al perdurare di questo andazzo ne sarei diventato complice. Ed è a questo stato di cose che ho detto no e per questo mi sono dimesso. Ho detto no al tentativo di bloccare il processo di rinnovamento e di realizzazioni in corso. No alla vecchia politica fatta di trappole, doppi giochi e intese trasversali attuati sottobanco e a spese della Città e dei suoi cittadini. Sono convinto di aver fatto la scelta giusta - conclude Cinque - e con serenità e determinazione intendo andare avanti lungo la strada intrapresa, consapevole che il progetto che mi ha portato a ricoprire la carica di sindaco è ancora condiviso e che quel progetto non debba essere fermato”. Gennaro Cinque è
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Dimissioni del Sindaco interviene l’opposizione
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Manifestazione Fiat
Manifestazione del 27 febbraio 2009 contro la chiusura dello stabilimento Fiat a Pomigliano D’Arco
Regione, torna il pressing per sostituire Conte (Pd) coinvolto in un’inchiesta
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Pineta Le Tore, partite le operazioni di sfoltimento sulla collina
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Via Fratte: albero pericolante e rivolo trasformato in discarica a cielo aperto
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Castellammare di Stabia - “Allarme dissesto idrogeologico ed ambientale nella periferia collinare della città” è la denuncia piovuta con tanto di fotografie allegate sul sito internet del Circolo della Libertà di Castellammare di Stabia. «Abbiamo ricevuto da parte di alcuni escursionisti stabiesi – spiega Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania e presidente del Circolo stabiese – alcune fotografie davvero impressionanti, che denotano una situazione davvero allarmante. Ed infatti, risulterebbe che a via Fratte da giorni v’è un albero che penzola sulla strada, che non è crollato solo perché è momentaneamente appoggiato ad alcuni cavi dell’illuminazione pubblica. Poco più avanti – aggiunge - vi è un rivolo che è diventato una vera e propria discarica a cielo aperto, colma di gomme di pneumatici di automobile. Chiediamo – continua – un immediato intervento delle Autorità preposte alla rimozione dell’albero pericolante, anche perché la strada in questione è percorsa dai numerosi bambini che vanno a scuola». Quanto al rivolo inquinato. «Da tempo chiediamo – spiega - che siano istallate nei luoghi più sensibili le telecamere antinquinamento, ma dall’amministrazione comunale arrivano solo proclami e mai fatti. Ragion per cui – aggiunge - visto il continuo crescere del fenomeno, se dall’amministrazione comunale dovessero ancora sottovalutare il problema,siamo pronti a chiedere al prefetto di autorizzare “le ronde” ambientali. Ovvero gruppi di privati cittadini, con il compito di supervisionare i luoghi più a rischio inquinamento ed allertare, in caso di avvistamenti particolari, le forze dell’ordine». (Comunicato stampa)
venerdì 27 febbraio 2009
Agli ospedali un euro per abitante
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Parcheggio gratis per gli invalidi scatta l’indagine
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Gennaro Cinque si è dimesso
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Scontro sui plessi delle frazioni collinari
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Vico Equense - Si è dimesso il sindaco Gennaro Cinque. Il colpo di scena ieri sera, nel corso di una riunione di giunta, convocata per discutere con gli assessori comunali la vicenda della razionalizzazione della rete scolastica sul territorio. Dal confronto sarebbero emerse divergenze sulle scelte da attuare. Insomma, ci sarebbe stata una spaccatura tra gli orientamenti del sindaco e quelli di una parte della giunta, orientata a rivedere il provvedimento assunto nello scorso mese di novembre, aprendo di fatto uno spiraglio alle pressioni dei gruppi di minoranza, che hanno alimentato un vero e proprio braccio di ferro per scongiurare la chiusura di alcuni plessi delle scuole primarie nelle frazioni collinari. Gennaro Cinque non ha voluto commentare a caldo la decisione assunta. La vicenda scuola, infatti, potrebbe essere stata l’occasione per accentuare sottili contrasti in atto nell’ambito della stessa maggioranza. Quarantotto anni, eletto nel mese di giugno del 2006 con una coalizione di centro destra, Gennaro Cinque, aveva già rassegnato e ritirate le dimissioni a novembre del 2007, sempre per dissapori in maggioranza sulla gestione del personale comunale. Ora come allora, decorrono venti giorni per un eventuale ripensamento. L’ultima crociata contro il piano-scuola ipotizzato dall’amministrazione comunale era partita nei giorni scorsi per iniziativa dei vertici del Pd che ha chiesto di indire una conferenza programmatica permanente per la definizione concertata sul territorio di un piano di dimensionamento scolastico «per e non contro la città». Su richiesta dello stesso partito e dei consigliere comunali di minoranza, inoltre, l’assessore regionale all’Istruzione Corrado Gabriele, con un’apposita nota, ha formalmente diffidato il sindaco Gennaro Cinque dal procedere all’attuazione del piano di dimensionamento scolastico, ribadendo che la delibera consiliare dello scorso mese di novembre non è attuabile. Contro l’atto amministrativo la cui attuazione porterebbe alla chiusura delle scuole di Ticciano e Montechiaro e a spostamenti tra alcuni plessi, si sono schierati numerosi genitori che hanno dato vita al comitato «insieme per la scuola». Presentato anche un ricorso al Tar contro la soppressione della scuola di Montechiaro. Nel programma di riordino del sistema scolastico è prevista anche la chiusura della media di Arola, ubicata in un edificio non pubblico, e il trasferimento dei circa cento alunni nell’edificio delle elementari di Fornacelle, con il conseguente spostamento di questi alunni nella elementare di Arola. Altra misura prevista il trasferimento della media da Sant’Andrea a Massaquano nella scuola primaria, l’accorpamento delle elementari della zona nella scuola di Sant’Andrea, inglobando la materna in quella di Massaquano. L’amministrazione comunale in una serie di incontri con i genitori ha motivato le scelte da attuare nel prossimo anno scolastico con le esigenze di una razionalizzazione e di un miglioramento dell’offerta formativa. Le motivazioni dell’amministrazione comunale sono state contestate da numerosi genitori e dal Pd per una serie di perplessità sulle potenzialità ricettive degli edifici coinvolti e per il valore sociale che rappresenta la presenza della scuola di base in frazioni collinari. Ieri sera, l’argomento è tornata d’attualità in giunta e sarebbero emersi contrasti nella stessa amministrazione provocando la reazione del sindaco Gennaro Cinque che ha abbandonato la riunione consegnando la lettera di dimissioni al protocollo del Comune. (Umberto Celentano il Mattino)
Il sindaco Gennaro Cinque si dimette. Annuncio a sorpresa: «Irrevocabili»
Vico Equense - Dimissioni a sorpresa del primo cittadino Gennaro Cinque che ieri sera ha improvvisamente ufficializzato la propria intenzione a mollare la poltrona di sindaco. Le dimissioni sono irrevocabili, a nulla sono valsi gli interventi del vicesindaco e di qualche altro assessore della Giunta. Nessuna dichiarazione rilasciata, si parla di divergenze sulla organizzazione dei piani scolastici, ma dai corridoi della casa comunale trapela la voce che la causa di questa improvvisa decisione sia legata a forti ed indiscriminate opposizioni e resistenze provenienti dall’interno della stessa giunta comunale. La notizia giunge come un fulmine a ciel sereno in un momento in cui Vico Equense deve fare i conti con le emergenze scaturite dalla chiusura della galleria di Seiano e le numerose ferite lasciate dalle frane di gennaio sul territorio, oltre al rush finale per la chiusura dei lavori di metanizzazione. (Vm il Giornale di Napoli)
Monte Faito. Il Comune coinvolto nella gestione
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Vico Equense - I Comuni di Vico Equense, Castellammare di Stabia e Pimonte saranno coinvolti nella gestione del Monte Faito. La decisione è arrivata martedì dopo un ‘incontro tra i sindaci dei tre Comuni e l’assessore provinciale con delega al patrimonio Giovanna Martano. L’assessore provinciale ha assunto l’impegno a modificare il protocollo d’intesa di recente concluso tra l’Amministrazione provinciale di Napoli e la Regione di Napoli che assegnava la gestione del Faito all’Ente Parco dei Monti Lattari. Il nuovo accordo prevede un ruolo attivo per i Comuni che saranno associati alla gestione attraverso un apposito comitato - formato dai sindaci di Castellamare di Stabia, Pimonte e Vico Equense – presieduto dal primo cittadino di Vico Equense Gennaro Cinque. Inoltre, l’intesa sarà sottoscritta dall’Amministrazione provinciale di Napoli e dalla Regione Campania, in qualità di proprietari dell’area montana, dall’Ente Parco dei Monti lattari e dai tre Comuni nel cui territorio rientra Monte Faito. “Esprimo grande soddisfazione ed un sentito ringraziamento all’Amministrazione provinciale ed all’assessore Giovanna Martano”. Ha detto il Sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque. “E’ stato colto lo spirito di collaborazione che da sempre ci ha animati. Puntiamo ad una seria azione di rilancio per il Monte Faito. E solo una salda sinergia tra i vari enti ci può consentire di raggiungere un risultato così ambizioso ed impegnativo. I Comuni sono l’istituzione più vicina ai cittadini e non potevano essere esclusi dal progetto di gestione. Colgo l’occasione per ringraziare i colleghi di Castellammare di Stabia e Pimonte che hanno condiviso questo percorso e hanno voluto che Vico Equense assumesse la presidenza del comitato che affiancherà l’Ente Parco nella gestione.”Per quanto ci riguarda – ha continuato il primo cittadino di Vico Equense – metteremo a disposizione di tutti quanto elaborato nel corso di questi anni in termini di idee, progetti ed iniziative per la salvaguardia ed il rilancio del Monte Faito. In particolare, l ’Amministrazione Comunale di Vico Equense sta da tempo attuando un articolato programma per la promozione e la valorizzazione dell’immagine del “Monte Faito”, da ultimo con il progetto OCEANOVEREFAITO, già sottoposto nel mese di settembre 2008 all’attenzione dei vari Ministeri, Regione Campania e Provincia di Napoli, ricevendo per tale attività numerosi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Il mio auspicio è che Monte Faito resti un polmone di verde e l’’oasi di tranquillità che lo ha reso nel corso degli anni uno dei beni ambientali più significativi dell'intera provincia. Per questo è necessario l’impegno di tutti contro il degrado, la speculazione e l’uso improprio della montagna. A tal fine ritengo fondamentale il contributo dell’Associazione dei Volontari del Faito, dei residenti e degli imprenditori locali” (Francesco Di Maio)
Arte Tempo Voce. Franco Autiero…Tracce di una vita
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Prc contrari alle primarie
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Palme a rischio nella città delle acque. Intervengono i tecnici regionali dello "STAPA e Ce.PICa"
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Castellammare di Stabia - Patrimonio palmifero a rischio nella città delle acque. Dopo i vari campanelli di allarme lanciati dagli ambientalisti, le palme stabiesi sono finite nell’occhio dei tecnici regionali dello “S.T.A.P.A. e Ce.PICA” di Napoli (ex Ispettorato Provinciale Agrario), ovvero “il Settore Tecnico Amministrativo Provinciale per l'Agricoltura” di Napoli, incardinato nell' A.G.C. Sviluppo Attività Settore Primario della Regione Campania. Ebbene, da giorni, gli operatori regionali, diretti dalla dott.ssa Maria Passari e guidati dall’Ispettore Fitosanitario Dott. Domenico Vitiello, stanno effettuando su tutto il territorio stabiese un censimento del patrimonio palmifero, finalizzato, preliminarmente, alla verifica dello stato attuale in cui versano le palme di Castellammare, soprattutto in considerazione dei tanti parassiti presenti sul noto albero appartenente alla famiglia delle “Arecaceae”. Sarebbe, infatti, il Punteruolo Rosso, tecnicamente noto come “Rhynchophorus ferrugineus”, ovvero il coleottero curculionide originario dell'Asia, segnalato nel 2005 anche in Italia e in Campania, il principale colpevole delle precarie condizioni in cui versano numerose palme stabiesi. «L’intervento urgente dei tecnici regionali – spiega Antonio Sicignano, Vicepresidente Regionale dei Circoli della Libertà della Campania – la dice lunga sull’inerzia dei governo locali. Purtroppo – aggiunge – è evidente a tutti che l’intero patrimonio palmifero stabiese è a rischio estinzione e, per farsi una idea, basta guardare alcune palme della Villa Comunale, o quelle che si trovano all’interno del cimitero, che rappresentano solo l’emblema dell’abbandono. Purtroppo – continua Sicignano - mentre in molte altre città le amministrazioni comunali sperimentano continuamente strumenti di contrasto ai parassiti, ad esempio a Brindisi hanno addirittura trattato tutte le palme in endoterapia, qui a Castellammare stiamo ancora a parlare delle “doccette”, con le quali si era pensato di spruzzare dal basso prodotti sistemici, che, tra l’altro, sono quasi tutte rotte e mal funzionanti. Chiediamo – continua - subito l’intervento di una tasck force di esperti, perché sottovalutare questa emergenza, soprattutto in prossimità della Privamera dove il punteruolo rosso è più attivo, potrebbe rappresentare la definitiva condanna di tutto il patrimonio palmifero stabiese». Conclude Sicignano: «si ha l’impressione che il degrado delle palme non sia altro che l’ultimo sintomo della decadenza dell’intera città». (Comunicato stampa)
Allam si candida con l'UDC
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Diliberto: ci sarà lista unica comunista
«La lista comune per le Europee ragionevolmente si farà ». Oliviero Diliberto, intervistato dalla tv via web del Pdci, dà praticamente per certa l’intesa con Rifondazione comunista e altre forze anticapitaliste per le prossime elezioni europee. «Non ha senso presentarsi alle elezioni con due simboli della falce e martello - spiega - e noi siamo da sempre i più unitari».
Franceschini, nomina i responsabili tematici del Pd
Franceschini sceglie i responsabili dei nuovi dipartimenti tematici del Pd, che sono stati "scelti per esperienza, autorevolezza e competenza". Il segretario ha anche spiegato che le aree tematiche sono state affidate a parlamentari per rispondere all'esigenza di avere un forte radicamento parlamentare anche in relazione alla maggioranza. I nomi sono: Pierluigi Bersani (Economia), Piero Fassino (Esteri), Giuseppe Fioroni (Educazione), Linda Lanzillotta (Pubblica amministrazione), Enrico Letta (Welfare), Giovanna Melandri (Cultura), Marco Minniti (Sicurezza), Margherita Miotto (Politiche regionali), Colomba Mungiello (Agricoltura), Roberta Pinotti (Difesa), Ermete Realacci (Ambiente), Lanfranco Tenaglia (Giustizia).
giovedì 26 febbraio 2009
Patti agrari, un disegno di legge per migliorare il reddito dei contadini
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In manette per furti e rapine
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Damasco, Milano … sino a Napoli
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Si dimette assessore del Pdci, amministrava con il centrodestra
Vico Equense ha il suo Circolo dell’Italia dei Valori!
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Maltrattava 50 cani, denunciato
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Videosorveglianza per una città sicura
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Due liste in appoggio a Cesaro, “sponsor” Conte e Pomicino
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Pd, tesserati a quota 66mila sabato convention con D’Alema
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Intervista a Vendola
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Testamento biologico
mercoledì 25 febbraio 2009
Il Presidente Tonino Scala "facciamo di questa associazione un partito"
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Regione Campania - E' stato presentato nel corso di una Conferenza Stampa il gruppo consiliare "La Sinistra". Alla Conferenza hanno partecipato i cinque consiglieri che costituiscono il gruppo Tonino Scala, Antonella Cammardella, Marcello Chessa, Gerardo Rosania, Angelo Giusto. "Abbiamo deciso " commenta il presidente Scala - in contrasto con quanto si discute a Roma di accelerare il processo di unità costituendo qui in Consiglio Regionale il gruppo "La Sinistra". Una bella notizia, quella brutta è che invece siamo ancora un'associazione. Un'associazione che deve diventare al più presto un partito. Un partito che sappia rappresentare la sinistra diffusa. Un partito che sappia rappresentare il mondo del lavoro che c'è e quello che non c'è. Il nostro impegno è quello di lavorare ad una sinistra che parli di un'economia che abbia come fulcro il rispetto dell'ambiente. Una sinistra che abbia l'obbligo di confrontarsi con la sfida del governo ma non del governo per il governo, ma di un governo che sappia trasformare questa società. E' per questi motivi che qui in Consiglio Regionale, abbiamo deciso di fare questa accelerata, trasformando, consentitemi l'ironia, l'unione di
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RinnoviamoCI … ProviamoCI
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La fidanzata lo lascia lui si spara davanti casa
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L’opposizione scrive al Presidente del Consiglio Comunale
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La necessità di cambiare mentre il Pd è nel guado (di Massimo Villone Repubblica Napoli)
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