lunedì 10 agosto 2009
Gabbie…
Continua il dibattito sulle gabbie salariali e sulla questione meridionale. "Uno show mediatico. Nulla di più": dal segretario del Pd, Dario Franceschini, arriva un giudizio senza appello contro il piano per il Mezzogiorno di Berlusconi. A cominciare proprio dall’idea di differenziare le retribuzioni fra Nord e Sud: "Le gabbie salariali sono state accantonate alla fine degli anni 60 e riesumate dalla Lega per difendere il Nord. Confindustria e sindacati le hanno già bocciate. Mi stupisco che Berlusconi le rilanci. L’idea è vecchia e superata. Inoltre, si lascerebbero immutati gli stipendi del Nord mentre quelli del Sud diminuirebbero". «Le gabbie salariali per il Sud hanno avuto la loro ragione d’essere in un’altra epoca. La crisi economica oggi impone la ricerca di soluzioni per creare reddito aggiuntivo piuttosto che comprimere quello che c’è già». È una bocciatura senza appello quella che arriva da Amedeo Lepore, docente di storia economica a Bari e consigliere di amministrazione dello Svimez, sull’idea lanciata dal premier Berlusconi per una differenziazione dei salari tra le regioni d’Italia. Lepore ha ricoperto incarichi istituzionali nel comune di Napoli ed è uno dei più ascoltati consiglieri sulle tematiche del Sud dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
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