Sindaco e animalisti s’infiamma la polemica

Castellammare di Stabia – Da una parte la richiesta di microchippare i randagi, la creazione di un canile e di una polizia veterinaria che protegga gli animali per strada da maltrattamenti. Dall'altra l'ordinanza choc come è stata definita dagli stessi animalisti, con un appelli on line dalla Sicilia alla Lombardia, che vieta di dar da mangiare ai cani e gatti per strada, con sanzioni pecuniarie per i trasgressori. È sempre più accesa la polemica fra l’amministrazione comunale del sindaco Luigi Bobbio e gli animalisti, con l’Adda in testa. Una protesta a cui si aggiungono da qualche giorno anche le mail che da ogni parte d'Italia il sito del Bairo(www.bairo.info) noto ente animalista, sta rilanciando per difendere i diritti di fido e company, come si legge sul documento inviato tramite internet. «Riteniamo inaccettabile l'ordinanza che affama i randagi - si legge - non vogliamo credere che il sindaco ricorra a questo mezzo estremo per risolvere l'annoso problema del randagismo provocando la morte di tante bestioline, che spinte dall'esigenza di sfamarsi potrebbero arrivare anche ad aggressioni a persone?». Scrivono ancora gli animalisti. «È un dovere municipale accudire gli animali in difficoltà, coinvolgendo cittadini e associazioni». Bobbio intanto prende posizione su un comunicato dell’Adda: «Sono sconcertato dai contenuti e dalla forma del comunicato, l'Adda riporta in maniera falsa stralci di un colloquio privato che tale doveva rimanere. Smentisco le frasi che mi sono state attribuite, che non solo non riflettono la posizione dell'Amministrazione e mia personale sulla protezione animale, ma contribuiscono ancor di più a creare confusione». (t.e. il Mattino)