Il presidente della Conferenza episcopale campana, Di Donna: «Democrazia a rischio senza partecipazione»
di Angelo Agrippa - Il Corriere del Mezzogiorno
Quello dei vescovi campani è un appello accorato, rivolto ai cittadini, per incoraggiarli alla partecipazione democratica; ma è anche un richiamo ai candidati, ai quali si chiede coraggio e di proporre una visione coerente per il futuro dei giovani, per il lavoro e per la salvaguardia dell'ambiente. «Quello dell'incoraggiamento alla partecipazione - commenta il presidente della Conferenza episcopale campana, monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra - è il primo punto del nostro documento. Percepiamo una stanchezza generale e diffusa verso la democrazia, una pigrizia culturale pericolosa. Ma proprio perché la politica mostra aspetti di incoerenza e di debolezza occorre essere vigili e presenti. C'è un lavoro enorme da affrontare - continua Di Donna - e la strada è tutta in salita. Abbiamo affrontato di recente a Trieste, alla Settimana sociale dei cattolici, il tema: come incoraggiare la partecipazione. La democrazia non è un meccanismo astratto, ma un tessuto vivo che si nutre di partecipazione e di attenzione reciproca. Come ricordava Giorgio La Pira, "i destini di una città sono i destini dell'uomo che vi abita".
Ogni voto è quindi un atto di fiducia e di responsabilità verso la comunità di appartenenza e verso chi verrà dopo di noi. La politica non è solo gestione del potere, ma cura delle persone e dei luoghi, investimento sul futuro comune». Insomma, i vescovi campani vogliono camminare accanto a chi promette di volere esercitare al meglio il proprio ruolo pubblico e non escludono di voler incontrare, nei prossimi giorni, anche i candidati alla presidenza della Regione. «A quanti si candidano, specialmente a coloro che si riconoscono nei valori del Vangelo, chiediamo coerenza, coraggio e visione. La Dottrina sociale della Chiesa non offre ricette immediate, ma indica principi esigenti: mettere al centro la dignità della persona (dal concepimento fino alla morte); promuovere la giustizia sociale nella garanzia del lavoro e dei servizi; diritto alla salute; custodire il creato; cura delle aree interne; orientare le politiche al bene comune. La libertà senza responsabilità è vuota; la responsabilità senza coscienza morale rischia di tradire il bene comune». È quanto scrivono i vescovi in vista delle elezioni di novembre. «Come Pastori della Campania, ci impegniamo a collaborare, nel rispetto delle diverse competenze, con chi sarà chiamato dalla volontà popolare a guidare la Regione. La nostra disponibilità non è formale: la Chiesa desidera essere alleata di ogni processo che ridia speranza ai giovani, dignità al lavoro, sostegno alle famiglie e cura ai più fragili. Vogliamo che nessun territorio resti ai margini: la Campania intera, in tutte le sue differenze, merita futuro, attenzione e protagonismo». Quindi, la sollecitazione agli elettori a combattere l'astensionismo. «Se la partecipazione è luce che illumina il futuro della nostra terra, l'indifferenza è l'ombra che lo oscura - sottolineano i vescovi - . Non prendere parte al voto non è un gesto neutrale: indebolisce il tessuto democratico e consegna a pochi le decisioni che riguardano l'intera comunità. Restare a casa significa rinunciare a quella porzione di futuro che ciascuno può costruire, lasciando che siano altri a determinare il destino della nostra regione. In un tempo in cui sfiducia e rassegnazione rischiano di spegnere l'energia civile, ricordiamo che ogni cittadino è portatore di valore e responsabilità. Ogni assenza pesa sul bene comune; ogni partecipazione, invece, diventa seme di speranza, fiducia e impegno condiviso». Ovviamente non sono mancate le reazioni da parte politica. Il candidato governatore della Campania di PER, Nicola Campanile, ha apprezzato per come «i nostri pastori ci ricordano che la politica non è solo gestione del potere, ma partecipazione. E che i programmi si fanno partendo da valori forti, come la dignità di ogni persona». Anche il sottosegretario al Mit e commissario di FdI in Campania, Antonio Iannone, ringrazia i vescovi per «l'appello a tutti i cittadini di recarsi alle urne per votare con molta attenzione». Mentre Valeria Ciarambino, vice presidente del consiglio regionale, ha detto di «apprezzare e condividere pienamente l'appello dei vescovi agli elettori con l'invito a recarsi alle urne, vista la crisi democratica in atto, ma anche il monito ai candidati alle Regionali affinché abbiano coraggio, coerenza e visione per il futuro della nostra terra».

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