"Spinta al turismo green e di prossimità, riscoperta borghi"
"Sono 250mila gli italiani che hanno scelto di trascorrere il 1° Maggio in agriturismo che offre l'opportunità di fare la tradizionale scampagnata anche con picnic lontano dalle città senza rinunciare alla comodità e alla protezione dal maltempo garantita dall'ospitalità delle aziende di campagna". E' quanto emerge da una stima di Coldiretti per la Festa del Lavoro con le strutture agrituristiche prese d'assalto dopo due primavere trascorse tra lockdown e zone rosse a causa della pandemia. "Se la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata, grazie soprattutto agli agrichef, i cuochi contadini che utilizzano i prodotti da loro stessi coltivati in azienda, a far scegliere l'agriturismo - sottolinea la Coldiretti - è anche la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane. Una spinta al turismo green dinanzi alla quale molte delle 25mila aziende agrituristiche presenti in Italia si sono attrezzate. Molte strutture - continua la Coldiretti - si sono attrezzate anche per la semplice messa a disposizione di spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia". Riguardo la produzione di fave, simbolo del primo maggio insieme al pecorino, "quest'anno - spiega Coldiretti -quest'anno ha subito un lieve calo tra freddo e assenza di precipitazioni, ma i prezzi sono rimasti più che accessibili, tra 2 e 3 euro al chilo, nonostante i rincari dei costi legati alla guerra in Ucraina pesino sui bilanci delle aziende ortofrutticole tricolori". (ANSA)
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