La Cumana non farà corse straordinarie in concomitanza con la partita del Napoli
I TRASPORTI NEGATI
di Francesco Gravetti - Il Mattino
Napoli - Niente fermate della Circumvesuviana a piazza Garibaldi per chi dal capoluogo si dirige verso la provincia, niente corse speciali della Cumana nella tarda serata, dopo la partita Napoli Genoa. Sarà una domenica di disagi per chi deciderà di spostarsi con i mezzi Eav a Napoli e in tutta l'area metropolitana: l'azienda ha infatti deciso di procedere ad una riduzione del servizio, come conseguenza dello sciopero di 24 ore proclamato da Orsa. "Questioni di ordine pubblico", fanno sapere. Ma è già polemica: quelli dell'Orsa dicono che il provvedimento mette in pericolo innanzitutto i lavoratori, ma anche i comitati dei pendolari protestano. Intanto, domani potrebbe esserci il caos. Cosa accadrà, infatti? Alla stazione di piazza Garibaldi, che poi rappresenta l'impianto di collegamento tra Eav, Trenitalia e Italo, autobus e metropolitana, i treni della Circumvesuviana diretti verso le linee della provincia non si fermeranno. Dunque, i viaggiatori in arrivo a Napoli potranno scendere a piazza Garibaldi ma quelli che da Napoli sono diretti in provincia, per esempio in Penisola sorrentina, possono usare soltanto il terminal di Porta Nolana. O, se vogliono, le fermate periferiche come Barra, San Giovanni, Gianturco.
LE INDICAZIONI
L'Eav in un comunicato spiega che il provvedimento si è reso necessario «per motivi di sicurezza e per prevenire problemi di ordine pubblico». Domani l'affluenza di viaggiatori sarà altissima ma lo sciopero potrebbe far saltare decine di corse: tenere sulle banchine di piazza Garibaldi migliaia di persone non è una buona idea, ragionano in Eav. Ma non è finita qui: in conseguenza dell'azione di sciopero, non sarà possibile il prolungamento dell'orario sulla linea Cumana, previsto in occasione dell'incontro di calcio Napoli-Genoa al Maradona. Niente corse notturne speciali, dunque, come invece era accaduto in occasione di altri match del Napoli. Pertanto, il servizio terminerà come da programma ordinario con le ultime partenze da Mostra-Stadio Maradona alle 22.09 in direzione Montesanto ed alle 21.55 in direzione Torregaveta. Lo sciopero di 24 ore prevede comunque delle fasce di garanzia: dalle ore 5.30 alle ore 8.30 e dalle ore 16.30 alle ore 19.30. Va detto che è probabilmente la prima volta che la Circumvesuviana chiude la fermata di piazza Garibaldi, quella che movimenta il maggior numero di viaggiatori di tutte le linee Eav. È una chiusura parziale, ma comunque potrebbe causare problemi. Anche tra i lavoratori, che a detta di Orsa ora si sentono poco tutelati: «I viaggiatori potrebbero scaricare la loro frustrazione sul personale».
I GIORNI A RISCHIO
Di solito a Pasquetta avviene la stessa cosa per la fermata di Madonna dell'Arco, quando l'ordine pubblico non si riesce a garantire per via dell'alto afflusso di fujenti al Santuario anastasiano. Ma in quel caso è il Prefetto a disporre lo stop. Stavolta la decisione è figlia di uno sciopero, confermato pochi giorni fa dopo una trattativa estenuante. La prima astensione dal lavoro, infatti, era stata proclamata il 6 aprile. Era la prima domenica del mese e c'erano i musei gratis. Eav aveva chiesto allora di evitare lo sciopero ma Orsa lo ha poi riprogrammato. Altra domenica, altri appuntamenti importanti: la partita, appunto, ma anche la festa della mamma, giorno di festeggiamenti e pranzi fuori. A quel punto Eav ha chiesto al Prefetto di intervenire per "mitigare l'iniziativa". È stato aperto, così, un tavolo di trattative, naufragato lo scorso 30 aprile, quando quelli del sindacato hanno comunicato all'azienda e al Prefetto: «Prendiamo atto dello sforzo per superare la conflittualità, ma purtroppo non possiamo raccogliere l'invito a ritirare lo sciopero». C'è ancora comunque tutta la giornata di oggi per tentare un accordo che scongiuri disservizi. Di certo, la decisione di Eav di chiudere parzialmente la fermata di piazza Garibaldi e di non garantire le corse speciali della Cumana ha fatto andare su tutte le furie i comitati dei pendolari.
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