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sabato 31 gennaio 2009
Maremonti, al via la «mezza maratona»
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Ato 3, la penisola si divide
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Vico Equense, è qui la capitale della tammorra
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(Foto di Alessandro Savarese)
Monte Faito, il Sindaco Gennaro Cinque “Regione, Provincia e Comune collaborino per il rilancio”
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La Giunta campana chiede lo stato di calamità per 82 comuni
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Regione Campania - Con una delibera approvata ieri, la Giunta regionale della Campania, su proposta dell'Assessorato all'Ambiente e Protezione civile guidato da Walter Ganapini, ha chiesto al Consiglio dei Ministri di dichiarare lo stato di calamità per i Comuni colpiti dagli eventi atmosferici di particolare intensità registrati su gran parte del territorio regionale nel mese di gennaio. Secondo la prima ricognizione effettuata dal Settore Protezione civile i Comuni campani interessati dal provvedimento sono 82, distribuiti nelle cinque province. ''La Regione Campania - ha dichiarato l'assessore all'Ambiente e Protezione civile, Walter Ganapini - ha ascoltato le giuste richieste dei territori colpiti dalle precipitazioni e dato mandato al presidente della Giunta di chiedere lo stato di calamità. In una Campania ad altissimo rischio idrogeologico è necessario realizzare interventi strutturali definitivi non solo in fase di emergenza ma soprattutto a scopo preventivo''. I comuni della provincia di Napoli sono: Castellammare di Stabia, Sant'Antonio Abate, Gragnano, Vico Equense, Massa Lubrense, Sorrento, Melito di Napoli, Ischia.
Lega Navale Vico Equense
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Pubblicità “choc”
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Pd, Bersani segretario?
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Continua la comica delle targhette …
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Non c'è pace in via Sant'Andrea delle Fratte, al civico numero 16. All'ingresso della sede del Partito Democratico prosegue la comica battaglia delle targhette. Che si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo il ritorno l'altro giorno del simbolo della Margherita, il giorno dopo lo sradicamento dei due simboli Pd e Dl che erano posti uno sopra all'altro sul fianco dell'entrata, lo scenario è cambiato per l'ennesima volta. Il trapano è tornato in azione. Ora ai lati del portone sono presenti due targhe terribili, non più con il simbolo dei partiti inquilini del palazzo, ma con la semplice dicitura del nome. Scritte terribili, su sfondo bianco. A sinistra c'è quella del Pd, in nero. A destra quella della Margherita "Democrazia è libertà", in blu con la "è" rossa. Separati in casa e anche sul portone, quindi, visto che prima stavano dallo stesso lato. Una toppa peggiore del buco. E di toppa si tratta, perché le due targhe attualmente visibili sarebbero solo transitorie in vista della realizzazione di due nuovi cartelli in ottone. Evidentemente al Nazareno non sanno come spendere i soldi e perdere tempo, ma l'obiettivo di Veltroni è raggiunto: avendo messo le due targhe sui lati opposti dell'ingresso, ora le telecamere dei telegiornali potranno riprendere la scritta "Partito Democratico" senza dover inquadrare anche il nome della mal tollerata Margherita. Il fegato dei diessini e di Veltronal potrà trovare tranquillità almeno su questo fronte...
Il 4 per cento
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Spese pazze, paga la Regione (L’Espresso)
Cantone: i partiti tengano conto della questione morale
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venerdì 30 gennaio 2009
Sciopero della Fincantieri
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Chiudono i parcheggi
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Piano di Sorrento - Il nuovo parcheggio spostato a via San Michele
Emergenza frane: avviate le verifiche, il Comune: ripristiniamo la sicurezza
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Sos all’alberghiero: no ai topi in classe
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Video - All´Alberghiero topi nei laboratori di cucina (Metropolis Web)
Vico Equense On Line - Sos scuola pubblica
Assemblea ATO3
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Vico Equense - “L’Assemblea dell’ATO 3 è chiamata a prendere atto delle dimissioni del Presidente del CdA, del Presidente dell’Assemblea e di un Consigliere di Amministrazione, e procedere alla loro sostituzione. Tutto questo deve invitare tutti i Comuni partecipanti ad una profonda riflessione sullo stato in cui versa il servizio idrico integrato nel nostro territorio, e passare ad una nuova fase, che non sarà indolore. Lo stato in cui versa il servizio idrico integrato è, a nostro avviso, fallimentare. Perché è fallito il progetto strutturale dell’Ato 3, è fallita la gestione della GORI SpA. La GORI SpA era obbligata dalle norme di legge e dall’atto di concessione ad improntare la propria gestione a criteri di efficienza, efficacia ed economicità, ed io aggiungo di trasparenza. Doveva ,quindi, da un lato migliorare gli standard qualitativi che aveva ereditato dai precedenti gestori, primo fra tutti l’ARIPS, e dall’altro rendere, in ossequio alle risorse pubbliche di cui gode, la gestione cristallina e trasparente. Invece dobbiamo constatare che le tariffe sono aumentate e la qualità del servizio si è abbassata, e che c’è poca chiarezza sulle assunzioni di personale e sulla gestione degli investimenti. Ad onor del vero, dobbiamo dire che anche l’Ente d’Ambito non ha svolto per intero il suo dovere. Il compito affidatogli dalla legge è quello di ente programmatore e di controllo del gestore. Cosa ha controllato l’ATO 3 ? Dove sono gli atti e le verifiche di controllo? Sembra, invece, che molte volte si sia confuso con la gestione della GORI SpA. Ora è arrivato il momento di dire basta a sprechi, inefficienze e opacità. Siamo convinti che la gestione dell’acqua, fondamentale per la vita dell’uomo, deve tornare ai cittadini, attraverso le istituzioni rappresentative degli stessi. Per tali motivi ci muoveremo su più fronti, ma con un solo obiettivo, quello di rimuovere la situazione esistente. Per questo, da un lato chiederemo la revoca immediata della concessione della gestione del servizio idrico integrato alla GORI SpA, per mancato raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla legge e per inadempimenti vari nei confronti degli enti locali. D’altronde, la gestione della GORI ha comunque i giorni contati. Infatti, l’art. 23-bis della L. 133/2008 stabilisce che le gestioni del servizio idrico affidate in assenza di una gara pubblica cessano di diritto il 31/12/2010. E’ il caso della GORI SpA. Quindi dal 1/1/2011 la GORI non può più gestire il servizio idrico. Ma noi non vogliamo aspettare quella data. Bisogna correre ai ripari da subito. Chiederemo conseguentemente, perché crediamo che esistano tutti i presupposti giuridici e gestionali,perché la gestione del sii sul nostro territorio ritorni all’ARIPS. Dall’altro ci muoveremo sul piano prettamente politico chiedendo una profonda e sostanziale modifica della L.R. 14/97, la legge che ha disegnato ed istituito gli Ambiti Territoriali in Campania. Molti mali hanno la radice proprio in quella legge. Frutto di disegni demagogici ed arroganti, tipici di una certa stagione politica della nostra regione. Quella legge va cambiata radicalmente, ridisegnando la geografia del servizio idrico in Campania. Chiederemo con forza l’istituzione dell’Ambito Penisola Sorrentina-Monti Lattari, che per dimensione territoriale, popolazione ed omogeneità territoriale può garantire efficienza ed economicità alla gestione del servizio. Il Consiglio regionale ha già proceduto, qualche anno fa, ad una prima modifica della l.r. 14/97, istituendo il quinto ambito territoriale,scorporandolo dall’ambito n. 4. La stessa cosa va fatta per l’Ambito 3. Si scorpora il comprensorio Penisola Sorrentina- Monte Lattari da Vesuviano Sarnese. Solo così possiamo ridare efficienza ed economicità alla gestione del servizio idrico integrato. Su questo nostro progetto speriamo di raccogliere l’adesione di tutti i Comuni interessati, ma siamo sicuri fin da ora di avere il consenso di tutti i cittadini utenti”. (Francesco Di Maio)
Per San Ciro tre giorni di fede e folclore
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Vico Equense - Una fede che ha sfidato i secoli e che, quindi, non teme le attuali difficoltà logistiche cittadine per la chiusura del tunnel di Seiano. Così, come sempre, Vico Equense, in una forma forse esteriormente più ridotta, dovuta alla soppressione della tradizionale fiera, ma con immutato sentimento devozionale festeggia sabato i suoi patroni, i santissimi Ciro e Giovanni, martiri del 303. Sabato pomeriggio alle 15.30 la processione partirà dalla chiesa intitolata ai patroni, riedificata nel 1715, e percorrerà un inedito itinerario lungo l’asse di via Nicotera per arrivare a Santa Maria del Toro. Da qui percorso inverso fino a via Roma poi arrivo in piazza Umberto I e ritorno in chiesa. Come tradizione a portare a spalle le statue in legno e cartapesta del medico di Alessandria (san Ciro) e del soldato di Edessa (san Giovanni) saranno i pescatori che sfideranno il freddo invernale a piedi nudi a testimoniare il loro atavico legame con i patroni. Il culto dei due martiri è molto sentito nella città equana, dove in occasione dei festeggiamenti di fine gennaio si distribuisce l’olio di san Ciro con cui ungere gli ammalati a ricordo delle attività taumaturgiche del santo che già in vita era celebrato per la sua azione umanitaria, legata alla professione medica, in favore dei più umili e derelitti. Il culto dei santi Ciro e Giovanni è antichissimo ed a Vico Equense i due martiri sono sempre celebrati insieme, anche se, forse in virtù delle doti di guaritore attribuite a San Ciro, quest’ultimo è più popolare del suo compagno di fede. Nel 2003 la città equana, grazie all’intraprendenza di don Fabio Savarese, parroco della chiesa dei santi patroni, festeggiò in modo memorabile i 1700 anni del martirio dei santi. Ora don Fabio lancia l’idea di un gemellaggio con Marineo: «I nostri amici siciliani – spiega il parroco - festeggiano San Ciro con una ecomiabile partecipazione popolare. Intraprendere un comune percorso di fede potrà arricchire la nostra comunità e darle lo stesso entusiasmo testimoniato dai pescatori». Don Fabio negli ultimi anni con l’apporto dei fedeli ha rinnovato la chiesa parrocchiale con iniziative che hanno portato nel 2003 al rifacimento della cupola maiolicata e nel 2008 alla realizzazione del busto argenteo di san Giovanni, opera dell’argentiere Enrico Cuomo di Napoli. In esso dovranno trovare posto alcune reliquie del soldato martire ora custodite nella chiesa del Gesù Nuovo di Napoli, così da equiparare anche in questo aspetto devozionale il suo destino a quello di san Ciro, di cui ossa donate dai gesuiti nel XVII secolo sono portate a Vico Equense in processione la terza domenica di agosto. Un impegno a colmare questa lacuna è stato preso in tal senso dal padre Giuseppe De Gennaro, vicano doc e famoso letterato. (Umberto Celentano il Mattino)
Il Vico Equense non si nasconde «Puntiamo in alto»
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Ridateci la targa …
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Vozza: pronto a continuare, ma con il pieno appoggio politico
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In 16 lasciano il direttivo
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Amendola: Alemanno, che botte. Lui smentisce: non l’ho mai visto
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Divieto di segnalazione
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giovedì 29 gennaio 2009
Al Gore sposa la battaglia per il Vallone Porto di Positano
E' in onda su Current Tv , la tv indipendente guidata dall'ex vice presidente USA, Al Gore, insignito del primo Nobel per la pace per il suo impegno in favore dell'ambiente e delle aree incontaminate del Pianeta, il video su Gianni Menichetti e il Vallone Porto di Positano , realizzato dal giovane regista Claudio Celentano. Il titolo porta per mano lo spettatore presentando così ciò che vedrà: “L'infinita solitudine” di un eremita artista che ha scelto di vivere la propria vita dedicandosi all'arte e a questa oasi minacciata adesso da lavori appaltati dal Comune di Positano.
Sfiduciato il sindaco Serrapica
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Giù il terrapieno, bloccate dieci famiglie: tragedia sfiorata
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La sinistra inizia il cammino verso l’unità
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Anche a Napoli inizia il cammino di una sinistra unita, plurale, rinnovata, capace di tornare a mettersi in ascolto dei bisogni, delle aspirazioni, delle voci che si levano da un paese sempre più impaurito e ingiusto. Venerdì, 30 gennaio, alle 17,00, presso l’aula multimediale del Palazzo Municipale di Napoli in via Verdi, si incontreranno i tanti pezzi della sinistra organizzata – da Sinistra Democratica, al Movimento per la Sinistra a cui Nichi Vendola ha dato vita a Chianciano – insieme a tanti e alle tante che guardano con speranza ad una nuova possibile e necessaria soggettività della sinistra italiana fuori da consumati recinti e da vecchie appartenenze. La crisi economica sempre più incalzante, le ricadute preoccupanti sul piano occupazionale, a partire dalla Fiat di Pomigliano, la necessità di avanzare una risposta di fronte all’inadeguatezza delle politiche del governo della destra, la prospettiva del Mezzogiorno dentro un federalismo costruito su misura per il nord impongono una proposta forte e unitaria della sinistra. Innanzitutto con l’adesione convinta allo sciopero indetto dalla Fiom e dalla Funzione pubblica della CGIL, per il prossimo 13 febbraio per riportare in primo piano le ragioni del lavoro. (Comunicato stampa - Salvatore Vozza Coordinatore regionale SD - Andrea Di Martino Portavoce MPS)
“Lo sbarramento al 4% è una vergogna”
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Il nuovo che avanza
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Frane, problema irrisolto
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Vico Equense - Aumenta il pericolo frane a Vico Equense. La città è in stato di allarme, il sindaco mette in guardia Prefetto e Anas sui possibili rischi per l’incolumità di automobilisti e pedoni che attraversano la statale sorrentina 145, sempre più interessata dal dissesto idro-geologico. I numerosi crolli dei giorni scorsi stanno anche mettendo a dura prova il delicato dispositivo di viabilità predisposto dopo la chiusura della galleria. Dell’argomento se ne è parlato durante la riunione tenutasi oggi in Prefettura a cui hanno partecipato quasi tutti i Comuni della penisola sorrentina, l’Anas, la protezione civile e la Circumvesuviana, da cui non sono emerse soluzioni immediate. Tecnici della protezione civile regionale sono stati inviati per un sopralluogo nelle aree ove si sono verificati gli smottamenti, ossia ai due ingressi della galleria di Seiano, a monte della ss 145 in località Scrajo e in località ponte di Seiano. “E’ in concreto pericolo la sicurezza dei cittadini – afferma il sindaco Gennaro Cinque - non possiamo rimanere inerti a guardare. Vanno prese decisioni immediatamente operative. Non vogliamo che Vico possa correre il pericolo di un’altra Sarno. Allo stato attuale è rischioso per i cittadini attraversare quell’area”. Della stessa opinione è il geologo Antonio Malafronte del settore provinciale del genio civile di Napoli. “E’ opportuno intervenire con somma urgenza- afferma Antonio Malafronte- perché il pericolo esiste e non è da sottovalutare. Non sono necessarie strutture enormi, basterebbe allungare il muro di sostegno che l’Anas ha costruito all’ imbocco della galleria, perché è necessario mettere in condizione di sicurezza tutta l’area adiacente l’ingresso del tunnel”. Ed i cittadini che ogni giorno percorrono la statale sorrentina non sono pochi. “Con il nostro sistema di videosorveglianza- afferma il comandante dei Vigili urbani Ferdinando De Martino- abbiamo calcolato che venerdì scorso dalle ore 17.00 alle 18.00, in località Scrajo sono passate 765 veicoli in direzione Sorrento e 650 in direzione Castellammare”. (Ilenia De Rosa - Francesco Di Maio)
Piove sempre sul bagnato
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Un partito dei senza partito
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