di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino
Piano di Sorrento - Una vicenda che continua a tenere con il fiato sospeso una famiglia, la comunità nella quale è inserita e l'Italia intera. È quella che ruota intorno al piccolo Ethan, il bambino di Piano di Sorrento che il papà, cittadino americano, aveva sottratto alla mamma e portato negli Stati Uniti. Un caso esploso a fine agosto quando, durante una vacanza in Puglia, Eric Howard Nichols, si è allontanato con il piccolo che allora aveva appena sei mesi, facendo perdere le proprie tracce. Da quel momento alla compagna, Claudia Ciampa, ha concesso di vedere il bambino solo attraverso lo schermo del cellulare durante le videochiamate che le faceva, ma prestando attenzione a non farsi individuare dalle autorità. Per tre mesi il 50enne si è reso irreperibile. Si ipotizzava che fosse negli Usa, ma non in quale Stato. Fino a quando non sono intervenuti i vertici istituzionali italiani con la mobilitazione di ben tre ministeri: Esteri, Interni e Giustizia. La Farnesina, compulsata dal vice premier Antonio Tajani, è riuscita a ottenere che della vicenda si occupassero le autorità statunitensi. E così, il 19 novembre, è arrivata l'attesa svolta con il ritrovamento del bambino in California, ad Orange County, periferia di Los Angeles.
Ethan è stato quindi consegnato agli assistenti sociali mentre un primo giudice ha deciso per l'affido temporaneo alla mamma, concedendo al papà solo incontri protetti. Subito Claudia Ciampa è partita con la figlia maggiore alla volta degli Usa dove, dopo 81 giorni, ha potuto finalmente riabbracciare suo figlio. A quel punto sembrava che il caso fosse risolto. Invece è iniziato il rimpallo di competenze tra il tribunale della famiglia e la corte federale. È davanti a quest'ultimo organo di giustizia che si è tenuta un'udienza il 6 gennaio che ha lasciato con l'amaro in bocca la 46enne di Piano di Sorrento. «Sono rimasta delusa che il giudice non conoscesse la vicenda e abbia chiesto ai due avvocati di redigere una memoria difensiva per capirne di più racconta Claudia Ciampa . Dovrò attendere fino al 16 gennaio per sapere di quale tribunale sarà la competenza». Per fronteggiare i costi ormai insostenibili con le sue sole finanze , la mamma di Ethan ha lanciato un crowdfunding sulla piattaforma GoFundMe attraverso il quale ha raccolto da metà dicembre 53 donazioni per 2.800 euro. Cifra insufficiente, per cui si spera che un verdetto definitivo arrivi quanto prima. «Dopo il deposito delle memorie difensive, il giudice federale dovrà decidere se spogliarsi della competenza rimandando al tribunale statale oppure no - puntualizza l'avvocato Gian Ettore Gassani -. La controparte vuole far credere che c'era un progetto di andare a vivere insieme negli Usa ma dimostrare il contrario è abbastanza agevole, visto che la signora Ciampa non avrebbe mai lasciato gli altri due figli in Italia».
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