Regione Campania - Sanità in rosso, il governo aumenta le tasse in Campania. La decisione del Dipartimento delle Finanze del ministero dell´Economia, che dispone la maggiorazione delle aliquote Irap e Irpef in quattro regioni (il provvedimento colpisce anche Lazio, Molise e Calabria) viene accolta con amarezza da imprenditori e sindacati e riaccende lo scontro fra la giunta Caldoro e l´opposizione. L´incremento per l´anno d´imposta 2010 sarà dello 0,15 sull´Irap e dello 0,30 sull´Irpef. Una stangata su aziende e famiglie, dunque. Il governatore mette le mani avanti e addossa le responsabilità al suo predecessore per il deficit della sanità. La decisione, fa sapere Palazzo Santa Lucia, «rientra fra le “sanzioni automatiche” che seguono la non sostenibilità dei piani di rientro presentati durante le passate amministrazioni» e ritenuti «inadeguati» dal ministero. «L´attuale struttura commissariale è al lavoro per predisporre un piano di rientro che risponda alle logiche di maggiore razionalizzazione e in maniera più efficace ai parametri previsti nel patto per la salute», conclude la nota. Più esplicito il capogruppo del Pdl Fulvio Martusciello: «È l´ultimo regalo della giunta Bassolino». Ma il Pd respinge l´accusa al mittente: «Non c´è bisogno di ulteriori prove per capire che Stefano Caldoro è governatore solo sulla carta, chi comanda è Tremonti», dice il capogruppo Giuseppe Russo. Sulla stessa linea il segretario regionale del Pd Enzo Amendola: «Chi comanda in Campania, Tremonti o la giunta regionale?» mentre Corrado Gabriele parla di «Regione commissariata». Ma la notizia scuote anche i sindacati. È polemico Michele Gravano, segretario della Cgil: «Abbiamo ricevuto un´ulteriore prova della subalternità della giunta regionale alla politica economica di Tremonti, che Caldoro non ha avuto il coraggio di contrastare. Questa è la conseguenza di tutte le critiche mosse allo sforamento del patto di stabilità sottovalutandone gli effetti. Ancora una volta il ministro dell´Economia scarica il peso della crisi su quelle che considerano come “regioni-canaglia”. Ma noi – conclude Gravano – ci opporremo a questo aumento». Lancia l´allarme la Cisl, che attraverso il segretario regionale Lina Lucci avverte: «L´incremento delle tasse in Campania è inaccettabile o irricevibile. Non si possono scaricare su chi lavora gli sprechi, il malaffare e la cattiva gestione della politica». La maggiorazione dell´aliquota Irap preoccupa anche gli imprenditori. Afferma Marilù Faraone Mennella, a capo del progetto Naplest per la realizzazione di iniziative per la riqualificazione della zona orientale di Napoli: «Aspetto di conoscere il provvedimento nel dettaglio, però la valutazione non può che essere negativa. Comprendiamo il momento difficile che attraversa la nostra economia – ragiona l´imprenditrice – però si è passati dai discorsi sulla riduzione del carico fiscale per favorire le imprese, se non addirittura della istituzione di zona franche, all´aumento delle tasse. Il dato è questo. Sono iniziative che non ci fanno stare sereni anche alla luce dei discorsi sul federalismo». Faraone Mennella non entra nel dibattito sulle responsabilità politiche, «il rimpallo delle responsabilità non ci interessa», ma evidenzia: «Ancora una volta, purtroppo, dobbiamo registrare che è il Mezzogiorno ad essere penalizzato». (di D.D.P. da la Repubblica Napoli)
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