Mara Carfagna si lamenta: com'è dura fare la ministra quando si ha un passato sexy. Intanto però, nonostante il ministero, trova il tempo per scrivere un libro. Si intitola "Stelle a destra", Aliberti Editore, in uscita in questi giorni, e contiene i ritratti, scritti di suo pugno, di otto statiste conservatrici. «Basta giudicare le donne dal décolleté» tuona indignata. «E stop anche ai commenti da bar sport». Il quotidiano tedesco Bild, quando fu nominata ministra, le dedicò un ritratto in cui si ripercorreva tutto il suo passato sexy. E certo, passare dai calendari hot di Max al ministero per le Pari Opportunità è un caso unico nella storia della Repubblica. Il quotidiano londinese «The Guardian», da sempre riferimento per il partito laburista, ri-sottolinea la pregressa carriera della Carfagna, calcando forse esageratamente la mano. «Ex modella in topless», la definisce Tom Kington, corrispondente da Roma. Il quotidiano, riesumando anche la fatidica frase del premier, rivolta alla Carfagna, che mandò su tutte le furie la Lario, «se non lo fossi già, ti sposerei immediatamente», prende però posizione nella faccenda, anche se tra le righe. Tralasciando i commenti al vetriolo sparsi in tutto l’articolo sul passato da showgirl del ministro, il cronista riporta fedelmente l’affermazione della Guzzanti apparsa giovedì scorso sul suo blog: «Collocando la Carfagna al ministero delle pari opportunità, Berlusconi ha offeso ogni donna italiana». Non finisce qui. Per ribadire anche oltremanica le illazioni non confermate sulle modalità del conseguimento dell’incarico ministeriale, il Guardian cita anche presunti nastri che confermerebbero la relazione supposta tra la «ministra» e il premier
Reportage: sulle strade della prostituzione dopo il decreto Carfagna
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