giovedì 18 dicembre 2025

Vico Equense. Ospedale, Luigi de Magistris e Giuliano Granato al presidio della domenica

Luigi de Magistris
Mentre il Pronto Soccorso di Vico Equense resta un'incognita tra tagli e promesse, la cittadinanza scende in piazza. Non è una parata elettorale, ma l'urlo di un territorio che non accetta di essere un "paziente di serie B". Domenica prossima si uniranno ai manifestanti Luigi de Magistris, ex magistrato e già sindaco di Napoli e Giuliano Granato, portavoce nazionale di Potere al Popolo 

Vico Equense - La domenica mattina, davanti ai cancelli dell’Ospedale “De Luca e Rossano”, l’aria è diversa. Non ci sono i sorrisi di circostanza dei tagli del nastro, né i discorsi preparati dai palchi della politica che conta. C’è, invece, la concretezza di un presidio domenicale che è diventato il simbolo della resistenza civile contro lo smantellamento della sanità pubblica in Penisola Sorrentina. Il presidio di questa domenica non è una passerella per politici in cerca di consenso. È lo spazio del "no" deciso a una gestione della sanità che guarda ai bilanci e dimentica le persone. Al centro della protesta c'è il tema dei temi: il Pronto Soccorso. Per una comunità che vive di turismo e che affronta una viabilità complessa, avere un presidio di emergenza pienamente operativo non è un lusso, è una condizione di sopravvivenza. Troppo spesso abbiamo assistito a dichiarazioni d'intenti e rassicurazioni di facciata che, puntualmente, si scontrano con la realtà: carenza di personale, reparti depotenziati e il timore costante che il nosocomio di Vico Equense venga ridotto a una mera scatola vuota, in attesa di un "Ospedale Unico" che appare ancora lontano all'orizzonte.

 

La discrepanza è evidente. Mentre si celebrano gli arrivi record di turisti e si finanziano eventi d'immagine, il presidio sanitario di riferimento per migliaia di cittadini e visitatori soffre. La politica locale e regionale è chiamata a rispondere non con i comunicati stampa, ma con gli atti: potenziamento immediato del personale medico e infermieristico. Garanzia di operatività H24 per il Pronto Soccorso, senza interruzioni che mettono a rischio la vita dei cittadini. Trasparenza sui tempi del nuovo piano ospedaliero, evitando che la transizione diventi un pretesto per chiudere l'esistente senza offrire alternative. Il presidio domenicale rappresenta la politica con la "P" maiuscola: quella che nasce dal basso, dal bisogno reale, e che si riappropria del diritto di vigilare sulla cosa pubblica. Chi si unisce a questa mobilitazione non lo fa per sventolare bandiere di partito, ma per rivendicare il diritto a curarsi nella propria terra. "La salute non può aspettare i tempi della burocrazia o le convenienze delle campagne elettorali", spiegano i promotori. E hanno ragione. In una terra che produce eccellenza in ogni settore, non si può accettare la mediocrità proprio lì dove si decide della vita e della morte. L'Ospedale di Vico Equense non ha bisogno di testimoni silenziosi, ma di difensori attivi. Il presidio della domenica è il segnale che la comunità è sveglia. La politica, quella vera, ora ha l'obbligo di uscire dai palazzi e dare risposte concrete, perché la dignità di un popolo si misura dalla qualità degli ospedali che sa mantenere aperti, non dalle feste che sa organizzare.

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