mercoledì 17 dicembre 2025

Faito: Castellammare compatta chiama la Regione. E Vico Equense? Il silenzio che pesa sul futuro della montagna

Mentre a Palazzo Farnese maggioranza e opposizione firmano un documento unitario per il Governatore Roberto Fico, l’amministrazione vicana resta a guardare, rischiando di perdere il treno della programmazione strategica per il rilancio del gigante dei Lattari

Castellammare di Stabia - Il rilancio del Monte Faito non è più solo una speranza, ma una battaglia politica definita e corale. Almeno a Castellammare di Stabia. Con un’iniziativa che spazza via i colori politici, il consiglio comunale stabiese ha inviato una lettera formale al neo-eletto Presidente della Regione Campania, Roberto Fico, chiedendo un impegno immediato per la ricostruzione della Funivia e la riapertura della strada che collega la città delle acque alla vetta e al Santuario di San Michele, sbarrata da oltre vent’anni. Il documento, siglato dai consiglieri Domenico Cioffi e Gino Fiorenza con il pieno appoggio del sindaco Luigi Vicinanza, definisce la Funivia un "simbolo identitario" e un motore economico imprescindibile. Una mossa strategica che punta a inserire il Faito tra le priorità dell’agenda regionale del prossimo quinquennio. Tuttavia, in questo scenario di rinnovato attivismo, salta agli occhi un’assenza pesante: quella di Vico Equense. Nonostante gran parte del territorio del Monte Faito ricada sotto la giurisdizione del comune vicano, la politica locale sembra aver scelto la via del silenzio o, peggio, dell'attesa passiva. Mentre Castellammare fa "massa critica" e si presenta compatta davanti al Governatore, Vico Equense appare politicamente frammentata o distratta da altre priorità. È un paradosso geografico e amministrativo: il comune che detiene le chiavi d'accesso principali e la gestione di gran parte del demanio montano, resta ai margini del dibattito sulla riqualificazione delle infrastrutture storiche, come la strada del versante stabiese.

 

L'assenza di un'azione coordinata tra i due comuni rischia di indebolire le richieste del territorio. La chiusura della strada stabiese e le croniche difficoltà della Funivia non sono solo un problema dei "vicini di casa": sono ferite che limitano l'afflusso turistico verso le attività ricettive e i borghi di Vico Equense. "Il Faito è un patrimonio della Campania", scrivono i consiglieri stabiesi. Ma per essere valorizzato davvero, servirebbe una voce univoca della Penisola Sorrentina. Il rischio è che, senza una presa di posizione forte dell’amministrazione di Vico, gli investimenti regionali finiscano per premiare solo i progetti più "spinti" politicamente, lasciando le zone di competenza vicana in un eterno stato di abbandono o di gestione ordinaria. La lettera a Roberto Fico si chiude con una sfida: "In questi cinque anni la aspettiamo per inaugurare la nuova strada e la nuova Funivia". Castellammare ha lanciato il guanto di sfida e ha tracciato la rotta. Resta da capire se Vico Equense deciderà finalmente di uscire dal cono d'ombra, rivendicando il proprio ruolo di guida per il destino della montagna, o se continuerà a guardare la vetta dal basso, lasciando che siano gli altri a deciderne il futuro.

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