Vico Equense - Un traguardo storico che suggella l'identità culturale del Bel Paese nel mondo: la cucina italiana è stata ufficialmente riconosciuta Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. La notizia, accolta con entusiasmo da professionisti del settore e appassionati, rappresenta il coronamento di un lungo percorso di candidatura e valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche nazionali. Tra le voci che celebrano questo importante riconoscimento, spiccano quelle degli ambasciatori della cucina italiana nel mondo, come lo chef stellato Gennaro Esposito, anima del ristorante Torre del Saracino a Vico Equense e ideatore dell'evento Festa a Vico. In una dichiarazione che trasuda emozione e orgoglio, lo chef Esposito ha espresso tutta la sua soddisfazione per il risultato raggiunto: "È un’emozione profonda, è il coronamento di un percorso fatto di impegno, di visione e di un amore sconfinato per le nostre tradizioni. Ho sempre creduto che la cucina italiana fosse già, di fatto, un patrimonio dell’umanità. Oggi lo diventa anche per il mondo intero." Le sue parole catturano l'essenza di un'arte culinaria che è molto più che semplice nutrimento: è storia, condivisione, identità territoriale e un legame indissolubile con la terra e i suoi prodotti. L'iscrizione nella lista UNESCO non è solo un atto formale, ma un impegno concreto a preservare e tramandare alle future generazioni le pratiche, i saperi e i gesti che rendono unica la cucina italiana. Non si celebra solo la ricetta perfetta, ma l'intero ecosistema che la circonda: dai produttori locali ai cuochi, dalle materie prime d'eccellenza al rito della convivialità familiare.

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