IL RINCARO
di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino
Meta - Aumentano le tariffe mentre si riduce drasticamente la fascia di età di esenzione. Il Comune di Meta guidato dal sindaco Giuseppe Tito rivede il regolamento e gli importi relativi all'imposta di soggiorno, il balzello che versano i turisti che pernottano nelle strutture ricettive della città. L'obiettivo è di far lievitare le entrate derivanti dalla tassa rispetto ai circa 250mila euro incassati nel 2024. In realtà già per quest'anno si prevede un incremento del gettito fino ad un massimo di 440mila euro grazie al rincaro di 50 centesimi a notte introdotto all'inizio del 2025. Ed ora scatta un ulteriore aumento tariffario a partire dal 2026. Il Consiglio comunale, nei giorni scorsi, ha approvato a voti unanimi la rimodulazione dei costi a carico degli ospiti delle 178 attività turistiche presenti in città tra hotel ed esercizi extralberghieri. E così dal primo gennaio - anche se in realtà l'imposta si applica solo dal primo aprile al 31 ottobre - sarà in vigore l'ulteriore incremento di 50 centesimi a persona. Nel dettaglio, per gli alberghi fino a 3 stelle, si verseranno 2,50 euro a notte, per i 4 stelle si sale a 3 euro e per i 5 stelle a 4 euro, l'importo più elevato in assoluto. Per quanto concerne le strutture extralberghiere, vale a dire case vacanza, campeggi, b&b, agriturismi, affittacamere, locazioni brevi, residence, case religiose e quant'altro, l'importo da pagare arriva a 3 euro. Solo per i villaggi turistici la tariffa sarà di 2,50 euro.
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