domenica 25 gennaio 2009

SoS scuola pubblica

Vico Equense – Riforma della scuola e problemi strutturali dei plessi scolastici sono gli argomenti che in questi giorni tengono banco nella pubblica opinione vicana. Nei giorni scorsi si è costituito un nuovo organismo “Insieme per la scuola” un comitato di genitori che si oppone alla chiusura dei piccoli plessi scolastici della parte alta del paese. Il Consiglio comunale ha ridotto da quattro a due dirigenze con maxiistituti, articolati su più sedi. Previste per il prossimo anno la soppressione di alcuni plessi come la media di Arola, ora ospitata in una sede non pubblica, e delle elementari di Ticciano e Montechiaro frequentate da un ridotto numero di bambini. L’argomento del dimensionamento scolastico sarà oggetto di un manifesto che il Partito democratico renderà di pubblico dominio nei prossimi giorni. La maggioranza ha proposto la costituzione di due Istituzioni Scolastiche una per la zona montana e collinare e una per la zona costiera e mezza costa invece dei quattro esistenti; il superamento dei piccoli plessi con indici di popolazione scolastica di poche decine di alunni; accorpamento degli alunni in realtà più grandi e con servizi migliori assicurando loro adeguato trasporto; aumento delle risorse pubbliche impegnate per i plessi rimanenti con reimpiego delle economie finalizzato ad un miglioramento della offerta scolastica sul territorio; incremento dell’azione amministrativa per la costruzione di nuove strutture peraltro già in fase avanzata e molte cantierate. La delibera di Giunta è stata accettata dal Consiglio Comunale il 28 novembre con il solo voto contrario dei consiglieri di opposizione Nicola Migliaccio, Andrea Buonocore, Giovanni Starace e Marianna De Martino. La minoranza contesta la decisione di dimezzare il territorio in due Istituzioni Comprensive, perché non si tiene conto della morfologia del territorio, una si trova nella parte più lontana del territorio con problemi seri di viabilità (15 km di strada R.Bosco da Pacognano a S.Andrea) a cui dovrebbero affluire ben 1247 alunni e l´altra al centro cittadino più facilmente raggiungibile con 1179 alunni. Nonostante le varie delegazioni dei genitori, una raccolta di firme, la proposta è passata con una direttiva di riordino che prevede la soppressione di plessi piccoli. Per l’amministrazione si tratta di una riorganizzazione necessaria. Per genitori e cittadini no, dato che non si tiene conto della ricettività delle strutture di accoglienza di edilizia scolastica locale e i disagi che gli alunni dovrebbero affrontare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Nicola Migliaccio e Giovanni Starace stanno all'opposizione?
Ahhaahahaaaaaaaa
Quando gli conviene, forse...

Anonimo ha detto...

Il consigliere cardone non ha votato?