mercoledì 16 novembre 2011
Faito, Gennaro Cinque: "Sono indignato per questo massacro mediatico"
Vico Equense - "Sono indignato come Sindaco di Vico Equense e come abitante del Faito per il massacro mediatico che puntualmente colpisce questa stupenda montagna, che ha solo pregi e qualità." Così il Sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque commenta la denuncia di questi giorni della stampa locale, riguardo alle coltivazioni di cannabis sul Monte Faito. "L´Amministrazione Comunale di Vico Equense - sottolinea Cinque - sta da qualche tempo attuando un articolato programma per la promozione e la valorizzazione dell´immagine del "Monte Faito", uno dei beni ambientali più significativi dell'intera provincia, contribuendo in modo rilevante, anche attraverso l´opera instancabile dell´Associazione dei Volontari del Faito, dell´Associazione Pro Faito, dei residenti e degli imprenditori locali, alla tutela e alla sottrazione di questo pezzo di verde al degrado, alla speculazione, ma anche ad un uso improprio. I mezzi d´informazione dovrebbero specificare che il problema della cannabis riguarda il Monte Megano che, come si legge dalla cronaca, è stato sede di numerosi sequestri. Parlare genericamente contribuisce, soltanto a danneggiare l'economia locale e gli operatori turistici del posto." "Il Monte Faito è di proprietà della Provincia di Napoli e della Regione Campania, fu acquistato dai due Enti nel 2007 dalla Società Fintecna Immobiliare s.r.l. - continua il Primo Cittadino - è proprio da queste due istituzione che ci aspettiamo di più. Attendiamo dimostrazione d’interesse, volontà di tutela e difesa di uno degli ultimi polmoni verdi della provincia. Quanto denunciato dai media semmai fosse rispondente a verità non interesserebbe il versante vicano del Monte Faito. Il fianco di Vico Equense è una meravigliosa terrazza sospesa tra cielo e mare che offre spunti positivi di ogni sorta ai suoi visitatori. Ciò che si legge in questi giorni descrive una realtà che non ci appartiene. Sono pronto - conclude Gennaro Cinque - a collaborare con gli altri Comuni per affrontare il problema della coltivazione della cannabis, che ha finora, avuto negative ripercussioni sul patrimonio. Proviamo tutti insieme, una volta tanto, a costruire e non a distruggere."
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