Piergiorgio Sagristani |
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sant'Agnello - Deleghe ai consiglieri comunali di maggioranza. Giunta tornata formalmente operativa dopo 9 mesi di "embargo" passati in naftalina. Presidente del consiglio comunale alla guida di settori nevralgici come politiche sociali e cultura. Una mezza rivoluzione che a Sant’Agnello provoca un'altra rottura tra l'ex primo cittadino Gian Michele Orlando (oggi in minoranza) e il sindaco Piergiorgio Sagristani. Fra i due la tensione risale alle stelle dopo un'estate trascorsa senza dissidi. Tant'è che assieme agli alleati di opposizione Antonino Coppola e Pietro Gnarra, ora Orlando va all'attacco trasmettendo una nota al prefetto di Napoli Gerarda Pantalone e alla segreteria del Comune di Sant'Agnello. Motivo? «I principi fondamentali della pubblica amministrazione prevedono che la figura del consigliere comunale non può essere destinataria di alcuna delega». Soprattutto includendo il presidente del civico consesso, in questo caso Maria De Martino. Ed è qui che Orlando diventa furioso: «II presidente riveste carattere di terzietà obbligandosi a un'azione super partes». Con la nomina di Sagristani, secondo il gruppo di minoranza "Liberi e uguali per Sant'Agnello", il rimpasto del primo cittadino è irregolare. Apriti cielo. Le accuse al vetriolo mosse dal trio Orlando-Coppola-Gnarra, trasmessa in Prefettura nelle ultime ore, provocano l'immediata reazione di Sagristani. «Sono meravigliato del modo in cui Orlando si comporti visto che lui, quando è stato sindaco, ha conferito a raffica deleghe a consiglieri e presidenti che si sono alternati al civico consesso».
Il riferimento di Sagristani è «a Giuseppe Gargiulo (attuale assessore, ndr) che eletto presidente nel 2008 con decreto di Orlando ottenne le deleghe a turismo, spettacolo, decoro e arredo urbano, verde pubblico e politiche comunitarie». Poi Gargiulo si dimise e al suo posto fu il turno di Arturo De Alteris «a cui l'ex sindaco conferì le deleghe a servizi cimiteriali, ambiente ed energia, successivamente anche le deleghe a pubblica illuminazione e pari opportunità». Non solo. Cosi come ora ha fatto Sagristani per i consiglieri di maggioranza Attilio Massa e Franco De Angelis, «nel 2009 - dichiara l'attuale primo cittadino - Orlando con propri decreti affidò le deleghe a commercio, artigianato, attività produttive, infrastrutture, coste, Por, tutela delle acque, politiche giovanili, servizi tecnologici, commercio, verde pubblico e parchi urbani ai consiglieri comunali Attilio Massa (ora alleato di Sagristani, all'epoca stava con Orlando, ndr), Gaetano Maresca, Rocco d'Esposito e Salvatore Guarracino». Lo strappo sembra definitivo. Anche se lo stesso Sagristani deve fare i conti con il malessere dei suoi due assessori storici Antonino Castellano e Pasquale Esposito i quali sono stati depotenziati a favore della stessa De Martino e del vicesindaco Clara Accardi.
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