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Lo chef Gennaro Esposito il Sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore e l'Assessore al turismo Lucia Vanacore |
Vico Equense - Senza sinergia tra operatori e amministrazione, viene a mancare quello stimolo culturale necessario per rendere più accogliente il paese. Questo è il messaggio emerso durante la presentazione dell’iniziativa “Vico Equense: una Festa di eccellenze”. Nel corso della conferenza stampa è stato spiegato che la partecipazione al Salone del Gusto di Torino 2016 mira a rappresentare un progetto più ampio. L’Amministrazione comunale da una parte e gli operatori della Città di Vico Equense dall’altra, lavoreranno insieme per migliorare la qualità dell’offerta turistica e conseguire il raggiungimento di un ambizioso traguardo, la candidatura di Vico Equense nel circuito UNESCO come Città creativa della Gastronomia. A Vico Equense ci sono circa 150 esercizi pubblici, tra ristoranti, strutture balneari, bar e pizzerie, 130 strutture ricettive, di cui 20 alberghi con totale oltre 2000 posti letto, oltre 500 imprese artigiane, caseifici, panifici, frantoi e 300 aziende agricole. Una concentrazione molto alta di chef, ristoratori, imprenditori agricoli e artigiani insigniti dei più alti riconoscimenti nazionali e internazionali, una varietà di prodotti Dop. L’obiettivo, illustrato alla stampa, è quello di costruire un sistema territoriale che aggreghi le risorse legate alla gastronomia, gli operatori del settore e il pubblico, finalizzato alla crescita della qualità delle imprese presenti e della quantità delle produzioni locali. La qualità dell’offerta turistica dovrà tendere al miglioramento dei servizi pubblici offerti, delle competenze professionali di ‘addetti ai lavori’ del comparto enogastronomico e dell’ospitalità e la maturazione di nuove professionalità nell’ambito del settore. L’utilizzo di prodotti e di lavorazioni di qualità superiore. L’organizzazione di attività tese a far emergere la natura sistemica (un unicum) delle risorse legate alla gastronomia per favorire lo sviluppo sociale ed economico del territorio. La partnership con soggetti nazionali e internazionali per scambio di conoscenze e buone prassi e per organizzazione di attività comuni.
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