Un tratto di via Bonea |
Vico Equense - Via Bonea, antica arteria pedonale che collegava (e collega) Vico Equense con le frazioni collinari; Una strada che attraversando i centri storici delle frazioni di Bonea e S. Andrea, si collega più in alto con i borghi di Massaquano e Moiano, è percorsa specie in questo periodo, anche da numerosi turisti. Tuttavia negli ultimi tempi è diventata una sorta di tangenziale per scooter e motocicli, che, nonostante i divieti (bellamente e sistematicamente ignorati), sfrecciano ad ogni ora del giorno e della notte nelle strette stradine, al solo fine di tagliare di qualche secondo un breve tratto di via R. Bosco. Ciò provoca oltrechè pericolo per gli stessi pedoni , un enorme disturbo alla quiete e al riposo dei residenti. Nei mesi scorsi, dopo decine di appelli, richieste, suppliche e arrabbiature, finalmente l'amministrazione si era decisa ad apporre delle sbarre in corrispondenza dell'incrocio con via Satrulo, donando l'agognata quiete e il necessario riposo agli abitanti, ma, inopinatamente qualche settimana fa, il dispositivo è stato rimosso, con la promessa che nel giro di pochi giorni sarebbe stato sostituito con uno simile, ma rimovibile in caso di necessità, o emergenza (cosa buona e giusta!). Trascorso circa un mese, tutto è rimasto invariato, nessun controllo degli organi preposti per far rispettare il divieto di transito ai motocicli dei non residenti, unita alla strafottenza dei centauri, hanno reso quasi impossibile financo il riposo notturno, cosa assolutamente non degna di un paese che si voglia definire civile. Ma restiamo fiduciosi: pare che la progettazione delle nuove sbarre "intelligenti" sia particolarmente complicata, come la fase esecutiva del medesimo progetto stia impegnando i più valenti fabbri della penisola (isole comprese)...ma alla fine, speriamo molto molto presto sarà restituita la tranquillità dei cittadini, piccini, grandi ed anziani residenti della amena frazione, almeno prima di qualche clamorosa iniziativa, che pare, qualcuno, stia preparando.
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