Mostra dal 9 all'11 giugno nel Chiostro della Santissima Trinità e Paradiso
Vico Equense - Tredici idee di futuro per il Monte Faito e oltre 30 progettisti provenienti da diverse parti di Italia e dal mondo. Dal 9 all’11 giugno si terrà la mostra evento per votare il progetto più bello con incontri e dibattiti. La proclamazione del vincitore si terrà il 13 giugno alle ore 16 nella sede all’Ordine degli Architetti di Napoli. Il 5 maggio scorso è scaduto il termine per la consegna degli elaborati per la IX Edizione del Premio di Architettura “Convivialità Urbana”, promosso dall’Associazione Napolicreativa in collaborazione con il Comune di Vico Equense e con il patrocinio della Regione Campania e della Fondazione e l’Ordine degli Architetti di Napoli per il recupero dell’area del Centro Sportivo del Monte Faito. Tra i tredici progetti in gara ci sono anche tanti giovani napoletani, che generosamente hanno voluto scendere in campo e dire la loro sul futuro di un territorio tra i più amati della nostra regione. Tra i partecipanti ci sono architetti provenienti da Torino, Roma e perfino uno dal Guatemala. Il tema, per tanti aspetti era molto complesso, e richiedeva grande impegno e passione. I lavori in gara dimostrano che c’è ancora chi è capace di emozionarsi davanti ad un panorama mozzafiato come quello del Monte Faito e che la montagna sul mare può tornare ad essere un centro attrattivo importante. La presentazione dei progetti apre diversi spunti di riflessione che saranno approfonditi durante la mostra che si terrà a Vico Equense dal 9 all’11 giugno.
Programma
Venerdì 9 giugno dalle ore 16.00 alle 19.00, diretta Facebook con i progettisti in gara che spiegheranno i loro lavori sulla pagina del Premio Convivialità Urbana.
Sabato
10 giugno dalle ore 10.00 si terrà invece una giornata di
dibattito tra professionisti amministratori e stakeholder sui seguenti
temi:
Il Monte Faito tra passato e futuro. Utopia, avventura, romanticismo;
Nuove progettualità e antiche culture per i territori di montagna. Recuperare vecchi linguaggi progettuali ed antichi percorsi sperimentando nuove soluzioni tecnologiche che li rendano sostenibili e in linea con i tempi. Quali gli obiettivi, anche normativi.
Il patrimonio culturale come fonte di sviluppo. Per contrastare spopolamento e desertificazione dei territori montani potrebbe essere utile l’implementazione di un’economia basata su un sistema di micro-comunità connesse dove la distanza tra gli insediamenti favorisce la circolarità dell’economia locale.
Residenzialità in montagna, convivere con le pendenze. Il territorio di montagna composto soprattutto da paesaggi verticali e superfici oblique, comporta la necessità di un progetto urbanistico diverso che convive con la “pendenza”.
Rapporto tra artificio e natura, un nuovo paradigma per l’ambiente. Dibattito al quale parteciperanno i progettisti della Giuria.
La proclamazione invece si terrà presso la sede dell’Ordine degli Architetti di Napoli il 13 giugno alle ore 16.00.
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