mercoledì 2 aprile 2008
La volpe ...
Marco Follini, era nel centrodestra, poi, una volta passato dall'altra parte, nel centrosinistra, si è talmente entusiasmato da diventare uno dei protagonisti del Partito democratico. Segato perché criticava Berlusconi, in una intervista rilasciata al Corriere.it, ha dichiarato: "Ho molti difetti, ma l'attaccamento alla poltrona non è tra questi". Certo, non ha difficoltà ad alzarsi dalla poltrona, purchè poi vada immediatamente ad adagiarsi su un ben più comodo divano... A gennaio ha pubblicato un saggio, “La volpe e il leone”, in neanche cento paginette dense di personaggi dalla coabitazione per nulla scontata – Immanuel Kant e Mariotto Segni su tutti – Follini affronta il tema dei temi: il rapporto tra morale e politica. L’arte di governo è tecnica dell’amministrazione e del mantenimento del potere o scienza ispirata a moralità, valori, dover essere? Nel titolo, la volpe e il leone – l’astuzia e la forza – sono ovviamente quelli del Principe di Machiavelli, che fu il primo a “mettere il filo spinato tra politica e morale”. Ma ormai, sentenzia Follini, “dopo cinque secoli, il mondo lo sta archiviando”. Follini dice molto poco – nel suo saggio - sul governo Berlusconi: “Lungo i tornanti della sua avventura politica si può dire che la nostra etica pubblica sia scesa ancora di qualche gradino più giù”. Il livello è basso, accidenti, soprattutto perché Silvio Berlusconi ha dato il via a una strategia di promesse irresponsabili che “incide sulla moralità della politica”. Perché questa politica “non decide, commercia. Offre indulgenze”. Follini dice troppo poco per una semplice ragione: durante il governo Berlusconi, come è noto, egli fu segretario di un partito della maggioranza e più tardi anche vicepresidente del Consiglio. Ecco, uno che scrive un libro sul rapporto tra etica e politica questa cosa forse la dovrebbe, responsabilmente ricordare.
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