Sorrento - Otto ragazzi su dieci assumono almeno una bevanda alcolica e la metà di loro esce da night, discoteche e stabilimenti balneari con un tasso alcolemico superiore al limite prescritto dal codice stradale per mettersi alla guida. È quanto emerge da «Notti sicure», il progetto di sensibilizzazione alle tematiche dell’abuso dell’alcol promosso da un’equipe del Sert di Castellammare-Sorrento, composta dagli operatori Vanni Moretti, Franco Cinque, Giuseppina De Cunto e Anna Esposito. L’indagine si è sviluppata nei mesi estivi, quando i quattro esperti in forme di dipendenza giovanile hanno allestito un gazebo nelle aree dei templi del divertimento della costiera sorrentina, e in particolare in prossimità dei lidi balneari, dove si «balla» già al calar del sole, con il tradizionale appuntamento dell’happy hour. All’uscita, poi, l’invito a sottoporsi al test. In poco meno di tre mesi, l’esperimento si è ripetuto almeno una volta a settimana: settecento i test somministrati per tutta l’estate. Inquietanti i dati complessivi emersi: 560 ragazzi hanno evidenziato l’assunzione di bevande alcoliche. Di questi, 280 superavano la soglia dello 0.5, limite legale per mettersi alla guida di auto e scooter. Quattro ragazzi su dieci, insomma, sono stati invitati a non condurre veicoli, per evitare di mettere a repentaglio l’incolumità propria e quella degli altri utenti della strada. La stessa percentuale è stata riscontrata, proporzionalmente, in ogni appuntamento danzante dove è stato riproposto l’esperimento. Esperimento che ha trovato una sponda anche nei gestori dei locali: tutti hanno manifestato la disponibilità a combattere un fenomeno, come quello dell’alcolismo, che si diffonde a macchia d’olio tra le giovanissime generazione ma che resta molto difficile da arginare. A volte, infatti, si arriva nelle discoteche già brilli per aver consumato drink, vino e birre acquistati in salumeria o nei bar. «Siamo disponibili a ripetere questo tipo di iniziativa anche nei mesi invernali – spiegano dal Sert -. È un progetto che persegue solo scopi preventivi, che vuole dissuadere i giovani che alzano il gomito a lasciare il volante agli amici sobri». Alle operazioni di sensibilizzazione, corrono parallele anche le attività repressive. Indicativo, in tal senso, il bilancio dei controlli effettuati dai carabinieri della compagnia di Sorrento, guidati dal capitano Massimo Antonio de Bari: dall’inizio del 2010 i militari hanno denunciato settanta giovani per guida in stato di ebbrezza. I trasgressori hanno un’età che va dai 18 ai 30 anni, ma in alcuni casi sono stati «pizzicati» anche 16enni alla guida di scooter con tassi alcolici decisamente alti. A finire nella rete delle forze dell’ordine, soprattutto i ragazzi. Ma il fenomeno è in crescita anche tra le donne. (Giuseppe Damiano il Mattino)
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