domenica 14 agosto 2011
In Costiera notte di volantini e vetrine accese
Piano di Sorrento - «Ormai sono sei mesi che mio figlio è sotto sequestro, per settimane non ho saputo nemmeno se fosse vivo o morto: sto vivendo un incubo che non auguro a nessun padre». Sono parole di disperazione, quelle di Antonio Cesaro. Il papà di Gianmaria, l’allievo di coperta della Savina Caylyn, come riporta Ciriaco M. Viggiano sul quotidiano Il Mattino, ha partecipato alla cerimonia conclusiva di «Shopping sotto le stelle». Una kermesse durante la quale i commercianti hanno esposto, all’ingresso dei negozi, un volantino raffigurante Gianmaria, con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione sul sequestro della Savina Caylyn. Dal palco di piazza Cota, Antonio Cesaro ha ringraziato il Comune e i commercianti per la solidarietà dimostrata ai familiari di tutti i marittimi in ostaggio. Poi l’appello ai vertici della compagnia di navigazione proprietaria della Savina Caylyn: «Mi rivolgo all’armatore Luigi D’Amato che, oltre ad essere un imprenditore di successo, è un padre sensibile: la prego, faccia di tutto perché Gianmaria e gli altri membri dell’equipaggio possano tornare a casa. La preoccupazione della famiglia Cesaro è sottolineata anche da Cosma, fratello di Gianmaria: «La cosa più triste è vedere i miei genitori soffrire. Per anni hanno fatto sacrifici per i figli e adesso sono costretti a sapere che uno di loro è in pericolo senza poterlo aiutare: uno strazio». Sul palco non c’era il sindaco Giovanni Ruggiero, assente per motivi di lavoro, ma il suo portavoce, il consigliere Antonio Russo: «L’angoscia della famiglia Cesaro e la delicatezza delle trattative ci fanno sentire impotenti - ha detto Russo - Perciò è necessario che tutti rivolgano la giusta attenzione a questa drammatica vicenda». Al termine, il consigliere Russo ha annunciato che il Comune rinnoverà la richiesta di incontro con il Presidente Napolitano e chiederà ai parlamentari di riferimento della penisola sorrentina di presentare un’interrogazione ai ministri di Esteri e Difesa. «Se la situazione non dovesse sbloccarsi in pochi giorni - ha concluso il portavoce - siamo pronti a unirci alla manifestazione dei cittadini di Procida per il 3 settembre alla Farnesina»
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