sabato 19 novembre 2011
Statale amalfitana, dopo il rogo costone ancora a rischio crolli
Piano di Sorrento - Sarà il corpo forestale a indagare sull’incendio che nella mattinata di giovedì ha devastato la parete rocciosa nella zona di Tordigliano. Gli uomini del comando provinciale sono già al lavoro per ricostruire la dinamica della vicenda. Secondo le prime indiscrezioni, il responsabile sarebbe un contadino che avrebbe incautamente deciso di bruciare delle sterpaglie nelle immediate vicinanze della statale. Un’ipotesi plausibile anche per il capo dell’ufficio Tecnico comunale, Graziano Maresca, che invoca la mano pesante dei giudici nei confronti dei responsabili: «Quello di giovedì è l’ennesimo atto di devastazione ambientale provocato da chi in barba a ogni buon senso, effettua operazioni di pulizia del proprio giardino senza adottare le dovute cautele – osserva – L’incendio ha distrutto decine di ettari di vegetazione e per poco non ci è scappato il morto: certi criminali meritano una punizione esemplare». Per il presunto colpevole, che gli agenti della Forestale avrebbero già identificato, scatteranno la denuncia e il deferimento all’autorità giudiziaria. Nel frattempo, l’Anas ha confermato il blocco della S.S. 163 Amalfitana verso Positano in entrambe le direzioni di marcia, rimane chiusa quindi dal 26 ottobre la strada che collega la Costiera amalfitana con la penisola sorrentina. La sede stradale è ancora coperta dai detriti crollati dalla parete rocciosa in seguito all’incendio. E il pericolo di nuovi cedimenti cresce di ora in ora. Stamattina, quindi, il costone sarà nuovamente ispezionato per valutare il possibile ripristino della viabilità. L’operazione potrebbe richiedere diversi giorni, per cui non sembra che la statale possa essere riaperta in tempi brevi. Ieri, infine, gli ingegneri del Comune e del Genio Civile si sono incontrati per decidere sul da farsi. I tecnici della Regione hanno confermato la volontà di bonificare il costone che sovrasta la strada, negli ultimi tempi interessato da ripetute frane. I lavori avrebbero potuto prendere il via già oggi, ma i danni provocati dal rogo hanno fatto slittare l’inizio dell’intervento. Dalla Regione, comunque, sono arrivate rassicurazioni anche sulla parete rocciosa divorata dalle fiamme. (Fonte: Ciriaco Viggiano da il Mattino)
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