di Vera De Luca
Sono 12 gli itinerari delle visite guidate che evidenziano quest’anno i percorsi partenopei per “Maggio ai Monumenti”, voluto dall’amministrazione comunale di Napoli per riscoprire le bellezze della città, passando dall’archeologia naturalistica di Posillipo ai tesori religiosi di Marianella, attraverso i palazzi storici della Sanità e del Centro storico non dimenticando le chiese ed i complessi monumentali. La partenza di uno dei più suggestivi percorsi turistici ha un tema veramente coinvolgente: “La via delle muse” - da Piazza Dante al Museo Archeologico lungo Costantinopoli, la via degli antiquari. Sarà possibile partecipare gratuitamente per tutti i fine settimana (sabato e domenica), dal 5 maggio al 3 giugno, con partenza alle ore 10 e alle 12, prenotando la visita guidata alla CDP Relazioni Pubbliche (tel.081/7646206 - email cdp.srl@tin.it), che da vari anni è presente con il suo staff, fatto di professionisti esperti e cultori dell’arte, per nuove iniziative volte alla scoperta dei luoghi più reconditi di Napoli.
Il percorso, legato all’arte, non può che iniziare da Piazza Dante, tra la statua del sommo poeta (ad opera di Tito Angelini) che domina la stessa ed il Foro Carolino di Carlo III di Borbone, con le ventisei statue che rappresentano le virtù del sovrano, eretto da Vanvitelli. Nel percorso si potranno vedere anche le facciate delle chiese di Santa Maria di Caravaggio, di San Domenico Soriano, di San Michele a Port’Alba e del Complesso di S. Antonio delle Monache, ma anche l’ingresso della moderna Stazione dell’arte “Dante” della Metropolitana. Guidati ora da Roberta ora da Gaetano ora da Daniela e da altri accompagnatori i turisti si potranno imbattere nel bel mezzo della piazza in voci d’altri tempi che narrano una storia…«era una bellissima giornata di primavera, seduti ad un tavolino sul marciapiede di via Toledo, all'angolo con via Tarsia, in piazza Dante, proprio di fronte al Convitto Vittorio Emanuele, due uomini con l'aureola, uno che ascolta e l'altro che recita, davanti a due tazzine di caffè fumante, Benedetto Croce, girava gli occhi attorno, mentre Salvatore Di Giacomo leggeva "Lassammo fa a Dio?". Croce ebbe l'impressione che il poeta improvvisasse: « 'O Padre Eterno vutaie ll'uocchie attuorno, scanzaie 'nu tramme, se mettette 'a lente, e proprio come un semprice mortale, dice: - Sai caro, ma l'è mica male questa vostra città! Mi fa piacere assai di rivederla... Erano 'e ddiece e mmeza E 'a iurnata era bela. A mille a mille Passiàvano 'a ggente Pe' mmiez a strada e 'ncopp e marciapiede; e vedive mmiscate femmene, uommene, grosse e piccerille, nutricce, serve, prièvete e surdate… A questo punto si vedono scendere tanti angiulille cu 'nu lenzuolo immenso e 'nce facettene saglì a tutte quante 'e puverielle e se li portarono in cielo». Lasciamo le voci del passato che raccontano mille e altre storie di cui la napoletanità è impregnata e che si rincorrono vicolo per vicolo e ritorniamo alla “voce” della nostra guida che ci porta per mano lungo l’itinerario “La via delle muse”, alla scoperta dei tesori di cui Napoli è ricca. Eccoci sotto l’arco di Port’Alba, decorato nel ‘600 da Mattia Preti, attraverso la via dei librai con edifici che risalgono al Settecento, per proseguire poi per Piazza Bellini, con le mura greche impregnate di storia, punto focale da cui si diramano tre vie centrali per l’arte partenopea: via San Sebastiano, la storica via delle botteghe di strumenti musicali; via San Pietro a Majella, dove ha sede il famoso Conservatorio, frutto dell’unione di quattro precedenti istituti musicali e testimonianza a tutt’oggi del grande interesse di Napoli verso la cultura musicale e via Costantinopoli, nota come la via degli antiquari. Quest’ultima strada ospita dal 1864 l’Accademia di Belle Arti, l’ateneo di alta formazione per le arti visive, che propone dal canto suo anche visite guidate all’interno del palazzo come eventi di musica, in collaborazione con il Conservatorio e performance di danza, in collegamento con le altre manifestazioni di ballo contemporaneo che si terranno all'interno della Galleria Principe di Napoli. Alle iniziative domenicali l'Accademia aggiunge, per sabato 19, dalle ore 19.00 fino alle 23.00, l’ apertura straordinaria del Palazzo per “La Notte dei Musei”, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali che apre anche un altro gioiello, Palazzo Reale. Per sabato 19, alle ore 21, il Soprintendente per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e Provincia, l’arch. Stefano Gizzi, ha organizzato nel Teatro di Corte del Palazzo Reale, che fa parte dell’appartamento storico, diretto dalla dott.ssa Gina Carla Ascione, un concerto di Sylvano Bussotti nell’occasione del suo ottantesimo compleanno. A promuoverlo è l’Accademia Musicale Napoletana, presieduta da Massimo Fargnoli. «Questa XVIII edizione - ha detto l’Assessore alla Cultura e al Turismo, Antonella Di Nocera - sarà caratterizzata dalla collaborazione con le realtà museali e monumentali del territorio e contraddistingueranno l’evento non solo i classici percorsi nei Decumani ma saranno proposti itinerari anche in altri quartieri per disegnare un cuore turistico più esteso della città». C’è molta voglia di fare in Assessorato, con le poche risorse disponibili. «C’è voluto un grande sforzo di tutti per realizzare questo evento e già stiamo pensando all’estate…» ha detto il capo staff dell’Assessore di Nocera, Maria Luisa Vacca che con entusiasmo ha coordinato due conferenze di servizi per avere la collaborazione di tutti gli enti preposti dalla pulizia ai trasporti. Quest’anno anche per i disabili sarà possibile partecipare ad un itinerario studiato appositamente per loro, proposto dall’Associazione di volontariato “Peepul” dalla parte dei disabili (info@peepul.it), presieduta da Ileana Esposito Lepre. È proprio grazie alle occasioni offerte dal Maggio dei Monumenti noi napoletani, che giornalmente siamo a districarci tra i numerosi problemi di Napoli, possiamo finalmente vedere la città con occhi diversi alla scoperta del nostro patrimonio artistico e storico comprendendo così la differenza tra vedere e osservare. Meditate gente, meditate…
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