Arola: Scuola dell'infanzia "Rosalia Masturzi Ravel" |
di Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - “Lavoro tutto il giorno, pertanto ho iscritto mio figlio di due anni all’asilo nido. Purtroppo a Vico Equense non esiste una struttura pubblica, così mi sono rivolta ad una privata”. Sono queste le parole di Rossella Cilento, mamma di Tommaso, che, come tantissime altre donne residenti in questo territorio, si scontra con la difficoltà di cercare una scuola per suo figlio. “I Comuni limitrofi dispongono di asili nido pubblici – continua Rossella Cilento - Vico Equense no. Evidentemente l’Amministrazione comunale ha altro a cui pensare e non si interessa di questo tipo di problematiche. Forse la colpa è anche di noi cittadini, perché dovremmo rivendicare i nostri diritti, lottare affinché vengano rispettati, piuttosto che accettare con rassegnazione qualsiasi tipo di situazione. Ho la possibilità di lasciare mio figlio ai nonni ma a me fa piacere che il mio Tommaso interagisca con i suoi coetanei e che stia in un ambiente dove possa giocare ed imparare, seguito da insegnanti qualificati”. A colmare il vuoto derivato dall’indifferenza delle istituzioni su tali problematiche sono le iniziative private. Dal 1951 nella frazione di Arola esiste la scuola dell’infanzia denominata “Rosalia Masturzi Ravel”, istituto che ha un’origine singolare. Lo spazioso edificio era, infatti, proprietà di un medico, forse pediatra, che si chiamava Niccolò Masturzi e che in punto di morte decise di scrivere un testamento: avrebbe donato la sua struttura a condizione che in quel luogo si fosse realizzato un asilo per i bambini del territorio. E non solo.
Il testamento conteneva direttive ben precise; a gestire la scuola sarebbe stato un consiglio di amministrazione composto da sette membri: il parroco, tre cittadini di Arola, un rappresentante del Provveditorato agli studi, un rappresentante della Prefettura, un rappresentante dell’asilo di Meta. La sua volontà è stata rispettata, pochi anni dopo la sua morte è sorta la scuola dell’infanzia “Rosalia Masturzi Ravel” in onore a sua madre, il consiglio di amministrazione è stato nominato seguendo i criteri da lui indicati e fino a qualche anno fa era composto da sette membri; oggi, a seguito dei cambiamenti legislativi in materia, i consiglieri sono diventati cinque. Nel 2007 è stata istituita la sezione primavera dedicata ai bambini di due anni. Oggi l’istituto accanto alla sezione primavera composta da venticinque alunni ha quattro sezioni di scuola dell’infanzia. La retta per i genitori non è altissima perché l’istituto usufruisce di contributi pubblici. Altra struttura privata si trova, invece, presso Pietrapiano e si chiama “Il piccolo principe”. Una scuola non molto grande ma ben organizzata che offre la possibilità di lasciare i bambini, dai sei mesi ai tre anni, fino alle 13.30 o anche fino alle 17.00. Un servizio che è nato qualche anno fa proprio con l’obiettivo di supportare le famiglie, favorire un equilibrato sviluppo psico-fisico dei bambini e la loro socializzazione in un territorio in cui emerge la carenza di attenzione nei confronti delle esigenze dei più piccoli.
2 commenti:
Io sto cercando da mesi di aprire una struttura del genere ma purtroppo il comune non può dare strutture in gestione se non si fa una gara d'appalto e i privati chiedono un affitto alto. L'esigenza sicuramente c'è ma da soli non si può fare nulla.
Io sto cercando da mesi di aprire una struttura del genere ma purtroppo il comune non può dare strutture in gestione se non si fa una gara d'appalto e i privati chiedono un affitto alto. L'esigenza sicuramente c'è ma da soli non si può fare nulla.
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