Anche a Pompei da oggi è attivo il comitato referendario per la modifica
dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori e l'abrogazione dell'articolo 8.
Ne fanno parte Sel – Idv e Forum delle associazioni. L’annuncio è stato dato
questa mattina in una conferenza stampa presso il bar “Art Cafè” in piazza
Bartolo Longo a Pompei. Presenti all’incontro Pina Piedipalumbo coordinatrice
cittadina di Idv, Martina Savarese coordinatrice cittadina di Sel, Franco
Camera Direzione Sel regionale ed il responsabile enti locali Tonino Scala.
Da domenica sarà possibile firmare nei banchetti che saranno allestiti in
piazza Bartolo Longo dalle ore 10,00. Il giorno 4 e il giorno 11 saranno
presenti in piazza con i cittadini Tonino Scala responsabile enti locali Sel e
On. Franco Barbato deputato IDV (domenica 4), Arturo Scotto coordinatore
regionale Sel e il Sen Nello Di Nardo IDV(domenica 11). La raccolta finirà a
gennaio 2013 ma si spera di raccogliere le firme necessarie già entro metà
dicembre.
“Si tratta di provvedimenti liberticidi - hanno sottolineato oggi i
rappresentanti del comitato alla presentazione dei quesiti in Provincia -
perché vanno a colpire i principali diritti dei lavoratori conquistati con
lotte anche cruente”.
“Un salto nel buio, un ritorno ad un oscurantismo senza
precedenti. In pochi mesi cancellati diritti inalienabili” affermano i
promotori. In bilico ci sono le tutele che investono non solo il singolo, ma
anche la comunità e il sistema di valori su cui si basa il nostro Paese.
D'altronde la Costituzione recita che "L'Italia è una nazione fondata sul
lavoro". I due quesiti sono correlati tra loro: l'articolo 18, così come
riformulato dal governo Monti deve essere ripristinato nella sua forma
originaria, più «infido è l'articolo 8», forse meno conosciuto ma ugualmente
devastante perché non permette il reintegro del lavoratore in caso di
licenziamento per giusta causa. Di fatto fa saltare la contrattazione e il
ruolo dei sindacati che verrebbero ridotti a meri esecutori di servizi. “Ne
abbiamo l'esempio più concreto con Marchionne”, spiegano. A farne le spese
sono ovviamente anche le categorie meno garantite come i giovani e le donne,
per le quali anche portare avanti una gravidanza «potrebbe portare ad un
licenziamento”.
I rappresentanti di Sel ed Idv nella conferenza stampa hanno detto in modo
esplicito che su questi temi insieme a comitati ed associazione vogliono porre
le basi per costruire l’alternativa di governo nella città Mariana.
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