di Vincenzo Vertolomo
Castellammare di Stabia - Corsi di vela, di nuoto e di canottaggio per uscire dal tunnel della droga e riappropriarsi della propria vita sociale: è questo l’obbiettivo che si sono prefissati i medici ed i sociologi del Servizio Tossicodipendenze (Ser.T.) dell’Asl Napoli 3 Sud con l’inizio della III edizione del progetto “Noi ed il Mare”. Nei giorni scorsi, davanti alla sede della sezione stabiese della Lega Navale Italiana e a pochi metri dallo stabilimento della Fincantieri, si sono ritrovate le persone che frequentano abitualmente lo “Spazio Sosta” del Ser.T. per tentare di recuperare un pezzo della loro vita messo a rischio dall’uso di sostanze stupefacenti. Il recupero di alcuni giovani e adulti passerà, quindi, attraverso la partecipazione a corsi di vela, di nuoto e di canottaggio, a cui si aggiungeranno anche i corsi per subacquei messo a disposizione dalla scuola Oplonti Sub di Torre Annunziata. Presenti allo start up dell’iniziativa del Ser.T. il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Maurizio D’Amora, la coordinatrice del Piano Sociale d’Ambito Napoli 14 Giuseppina Pascarella, il presidente della sezione stabiese della Lega Navale Italiana Patrizia Chierchia, il direttore del Ser.T. Bruno Aiello, il presidente di Oplonti Sub Francesco Veropalumbo, il direttore del centro Me.Di. Giovanni De Cesare ed il direttore di Marina di Stabia Giovanni La Mura.
I ragazzi e gli adulti in recupero, intenti ad intraprendere i nuovi percorsi di addestramento, insieme all’equipe del Ser.T. e ai dirigenti dell’Asl Napoli 3 Sud sono stati accompagnati nel porto di Marina di Stabia dove è stato illustrato il progetto annuale che si articolerà in una serie di incontri teorici e pratici. In merito all’iniziativa e al gemellaggio tra il Ser.T. ed altri partnership del settore sociale è intervenuto il direttore generale dell’Asl Maurizio D’Amora: “Questa iniziativa, giunta al terzo anno, ricopre un’importanza strategica per sostenere il recupero dei ragazzi e dei giovani intenti a uscire dal tunnel delle tossicodipendenze - ha tenuto a spiegare il direttore D’Amora -grazie anche riappropriazione della loro vita sociale. L’Asl, in questi casi, oltre a fornire la cura medica-farmacologica, affianca una cura ed un monitoraggio emotivo e sociologico realizzando una serie di iniziative tese a realizzare realtà positive di crescita e di partecipazione. E’ chiaro - ha concluso - che il contrasto all’uso e agli aumenti delle tossicodipendenze avviene anche intervenendo direttamente sull’aspetto sociale e psicologico delle persone a rischio, fornendo strumenti e ambienti positivi”. La coordinatrice del Piano Sociale d’Ambito Giuseppina Pascarella ha sottolineato l’importanza delle collaborazioni in rete tra istituzioni, associazioni e partner: “In un ambito così difficile e complesso come quello del recupero delle persone, è importante che il Ser.T. insieme agli altri enti o associazioni, possano collaborare attivamente per sostenere questo progetti di crescita e reinserimento sociale nella vita quotidiana”. Il direttore del Ser.T., il dottore Bruno Aiello, ha evidenziato tutti i risultati positivi che continuano ad essere raccolti con i progetti socio-sanitari intrapresi: “Grazie al gemellaggio con la sezione stabiese della Lega Navale italiana, la Oplonti Sub e la Capitaneria di Porto, anche quest’anno abbiamo potuto raccogliere importanti risultati in termini umani e sociali. Insieme ad altri progetti, ormai ritenuti essenziali per aiutare al reinserimento nel sociale delle persone che hanno avuto un trascorso da tossicodipendenti o quelli mirati alla prevenzione e alla sensibilizzazione degli usi delle droghe nei locali pubblici, nelle parrocchie e nelle scuole, proviamo a fare voltare pagina e a dare una nuova possibilità alle persone considerate a rischio. Nelle ultime settimane stiamo puntando molto anche sul contatto diretto con le persone attraverso lo “Spazio Sosta” e la comunicazione sui social network con i progetti regionali dei “Social Net Skills””.
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