venerdì 5 ottobre 2012

La lunga odissea del SS. Trinità

SS. Trinità e Paradiso 
di Vincenzo Esposito, Presidente Unitre- Università delle Tre Età della Penisola Sorrentina

Vico Equense - Si dice che sia stata indetta dagli amministratori comunali e dai partiti una manifestazione pubblica per l’istituto ss. Trinità ma non si è capito a che fine. Tutta la vicenda di questo storico istituto è misteriosa e non si è ancora capito cosa se ne vuol fare; infatti, benché trattasi di un ente pubblico, i suoi atti non sono pubblicati. Ciò che si legge da targhe e manifesti, l’edificio (patrimonio dello Stato) è occupato dal Comune per uffici, biblioteca comunale, museo mineralogico, scuola infantile, centro anziani, ufficio informa-giovani, orto; da Teatro Mio e da un commerciante; da un sindacato e da un fantomatico Centro di Orientamento. L’orto è anche parcheggio di auto private. D’estate il chiostro è adibito a spettacoli. La cappella e un centinaio di ambienti sono chiusi. L’attuale amministrazione, nominata dal Ministro dell’Istruzione, è incompleta e andrebbe sostituita, anche perché il triennio di durata previsto dallo Statuto è concluso. Il Comune può proporre al Ministro tre nomi per il prossimo triennio di gestione e non lo fa. Può chiedere l’affidamento totale dell’immobile con l’impegno a renderlo tutto agibile e di potenziarne l’uso a fino pubblici. Non lo fa. Ha chiesto con due delibere la cessione ma non si è attivato per ottenerla. Quando l’Unitre, che pagava l’affitto, è stata messa con i suoi centocinquanta iscritti alla porta, l’Amministrazione comunale ha taciuto. Dei deputati hanno proposto un progetto di legge per la cessione al Comune ma è solo propaganda perché una legge così concepita non ha senso e non è approvabile. Il Comune, del resto, in contraddizione con se stesso, ha chiesto di aderire ad una fondazione che diversi soggetti privati hanno messo in essere con lo scopo di utilizzare i locali dell’istituto. Tutto questo dimostra che l’edificio è in mano ad una persona, il gestore, che ne ha fatto un bene privato con la complicità del Comune che gli paga gli affitti, nel disinteresse del M.I.U.R. che ne è responsabile. Sono tradite le finalità per le quali l’ente fu fondato; è disatteso lo statuto dettato con decreto ministeriale; è ignorata la normativa vigente. Per cortesia, qualcuno ci vuole dire perché dobbiamo manifestare e chi è il destinatario? Possiamo sapere che fine fanno gli affitti che anche con i nostri soldi, il Comune paga? Ci si tolga un dubbio: siccome è difficile a Vico se non impossibile mettere in corteo trenta persone, la manifestazione è indetta per dimostrare che, non andando al corteo, la città acconsente alla privatizzazione in atto?

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