Sorrento, raccolta firme contro la Naspi per evitare il crac dei dipendenti a tempo. Il senatore Falanga contro il premier Renzi: «Toglie i soldi dalle tasche dei lavoratori»
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento - Quasi 1500 firme raccolte nel giro di un paio di giorni contro una riforma che va a mettere sul lastrico chi sgobba da mattina a sera in bar, ristoranti e alberghi di Sorrento e dintorni. Ma solamente d'estate, quando arrivano i turisti e il sole fa diventare cocenti anche i salari. La petizione contro la Naspi - la nuova assicurazione sociale per t'impiego - scova supporti importanti tanto da essere rilanciata con orgoglio non solo dai sindacati, ma pure da chi sta a Roma e può tentare di convincere i tecnici del governo a cambiare qualcosa. Lavoratori, sindacalisti e parlamentari insieme per evitare il crac degli stagionati del turismo. E' il patto salva dipendenti che parte da Sorrento nel Ponte del primo maggio che vede in campo anche Ciro Falanga, senatore di Forza Italia piombato nella Terra delle Sirene per toccare con mano l'emergenza e farsi carico delle lamentele dei lavoratori. «Penalizzare i lavoratori del settore turistico alberghiero dichiara il parlamentare azzurro significa incidere fortemente sulla domanda interna e colpire una fascia cospicua di lavoratori che reggono l'economia del nostro paese. Si danno 80 euro nelle buste paga e di ciò si fa uno spot pubblicitario ormai diffuso, ma quando si tolgono i soldi dalle tasche dei lavoratori poi la notizia passa sotto silenzio».
Falanga ha già riportato il caso Naspi all'attenzione della commissione Lavoro dei Senato garantendo ai lavoratori di Sorrento e Capri il proprio impegno affiché il taglio delle indennità venga perlomeno rimandato. La Naspi - ed è proprio qui che scoppia la rivolta dei dipendenti - prevede il dimezzamento del sussidio rispetto agli scorsi anni. Invece dì 6 mesi. l'indennità di disoccupazione sarà ridotta del 50%. A chiedere uno stop a provvedimento c'è anche la Cub (Confederazione unitaria di base), che ha lanciato una petizione con banchetti e sit-in in piazza Angelina Lauro a Sorrento. Le oltre 1000 firme raccolte sono state fatte confluire in un documento che verrà inviato al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, con richiesta di modifica della Naspi. Rosario Fiorentino (Cub di Sorrento) e il consigliere comunale di Capri Salvatore Ciuccio in rappresentanza del Mcl hanno definito la legge che ha introdotto la Naspi «profondamente ingiusta e da modificare». La questione è sempre la stessa. «C'è il fortissimo rischio - evidenziano Fiorentino e Ciuccio - che venga messa a repentaglio la sopravvivenza del comparto, in crisi rischia di andare l'intera economia delle località turistiche».
1 commento:
Con la massima solidarieta' per i compagni operai del settore turistico ma con 1500 firme non si va da nessuna parte e considerato il fatto che la classe politica di destra di centro o di sinistra se ne infischia dei lavoratori l'unica via e' quella di scendere in piazza e bloccare tutto fino a quando qualche poltrona a roma non diventi rovente!
Posta un commento