venerdì 13 novembre 2020

Vico Equense. Ospedale “De Luca e Rossano”: presentato il ricorso al Tar. Il 2 dicembre si riunisce la camera di consiglio per la trattazione

Vico Equense - Presentato il ricorso al Tar per la chiusura parziale del pronto soccorso dell’ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense. L’Amministrazione comunale si è rivolta a due esperti, gli avvocati Stefano Vinti e Angelo Buongiorno, del foro di Roma, per dare seguito alla decisione presa all’unanimità dal Consiglio comunale, che nella seduta dello scorso 27 ottobre ha deciso di ricorrere contro il provvedimento dell’azienda sanitaria. Nel nosocomio vicano restano attivi i servizi di pronto soccorso di ostetricia e le urgenze pediatriche. Una decisione assunta dalla direzione generale dell'Asl Napoli 3 Sud che, a fronte dell'innalzamento dei contagi e dei ricoveri in Campania, ha deciso di spostare temporaneamente medici e operatori sanitari nei Covid center. Il Tribunale visti il ricorso e i relativi allegati, non ha concesso la sospensiva, poichè ritiene si legge nel decreto "che non sussiste il “caso di estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio” per la genericità e unilateralità delle affermazioni e considerazioni esposte in ricorso; l’inserimento della determinazione contestata nel più ampio contesto delle misure organizzative assunte per il contrasto della emergenza sanitaria da Covid19; la sussistenza di altri presidi di pronto soccorso in P.O. non distanti dal territorio del Comune di Vico Equense. Considerato che l’istanza istruttoria articolata in ricorso deve trovare ingresso in vista della trattazione collegiale della istanza di misura cautelare, potendosi ordinare - già in questa fase - il deposito di documentati chiarimenti in ordine alle disposizioni organizzative adottate dall’ASL Napoli 3 Sud nel corso dell’attuale pandemia di Covid-19, incidenti sul personale sanitario afferente al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vico Equense". Per questi motivi respinge l’istanza di misure cautelari monocratiche e fissa per la trattazione collegiale la camera di consiglio del prossimo 2 dicembre.

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