domenica 9 dicembre 2007
Scippo alla Cirio
L´allarme dei sindacati, adesso, è uno scippo. È questa la parola che usa l´assessore regionale Andrea Cozzolino nel suo appello al ministro dell´Agricoltura, Paolo De Castro, pensando alla Cirio e allo stabilimento di Caivano, al centro di un´offerta giunta al gruppo bolognese Conserve Italia che ha rilevato lo storico marchio nel 2004. «Durante riunioni con la Regione e con i sindacati - racconta Cozzolino - Conserve Italia ha prospettato un rilancio del sito, con la nascita di uno stabilimento dedicato alla cosiddetta «quarta gamma», chiedendo sostegno mediante incentivi pubblici. Nel frattempo, con un comportamento che non esito a definire quantomeno "irriguardoso", lo stesso management ha lavorato per vendere a un altro imprenditore». Gira il nome della Franzese srl, azienda di Palma Campania. «Una vendita - scrive Cozzolino al ministro - che riguarda il solo stabilimento, vista l´intenzione paventata da Conserve Italia di tenere per sé il marchio Cirio». Un marchio che fattura 122 milioni di euro, il 13 percento del gruppo, di cui fanno parte anche Valfrutta, Yoga, Derby, Jolly: 867 dipendenti complessivi, 2.422 stagionali. Ma il vagone Caivano rischia di essere sganciato da questo treno. Cozzolino dice di temere che «si compri un gruppo con un marchio storico, si usino fondi pubblici per poi vendere lo stabilimento e mantenere il marchio che, a questo punto, non ha nessun legame con la tradizione agroalimentare meridionale e campana, trasferendo altrove le produzioni. In questo caso una cooperativa non si differenzia per comportamento da chi trae solo profitto dalle proprie attività». I lavoratori (140) sono in assemblea permanente. La ditta è presidiata.
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